Consiglio Nazionale Forense

04/16/2024 | News release | Archived content

G7 delle Avvocature, Prima sessione di lavori su intelligenza artificiale

La giornata del G7 delle Avvocature su "Intelligenza artificiale e valori democratici": etica, innovazione tecnologica e tutela dei diritti della persona in svolgimento presso l'Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce a Roma è proseguita con la prima sessione dei lavori moderata da AndreaPancani, vicedirettore del Tg La7. Sono intervenuti: l'Avv. FrancescoGreco, presidente del CNF; il prof. Avv. Giovanni Comandé, ordinario di diritto privato comparato presso la Scuola Universitaria Superiore "Sant'Anna" di Pisa; la prof.ssa Avv. Lucilla Gatt, ordinaria di diritto civile e delle nuove tecnologie e direttrice del Centro di Ricerca in European Private Law (ReCEPL) presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Nella sua relazione "Intelligenza Artificiale, libertà democratiche, sovranità tecnologica ed economica", il prof. Comandé ha inquadrato il cosiddetto "lato oscuro" dell'IA: come preservare valori democratici e diritti della persona attraverso una corretta governance della tecnologia. «Il governo dell'IA non deve e non può significare un rallentamento dell'innovazione tecnologica ma uno sfruttamento proattivo, bisogna cioè bilanciare garanzie\tutele ed esigenze di valorizzazione - ha detto Comandé - in questa direzione il quadro normativo europeo e nazionale ha un ruolo essenziale non solo nel determinare i confini di legittimità e nel disegnare i compiti istituzionali, ma anche nel fornire lo strumento per usare l'IA a garanzia della sovranità tecnologica ed economica quali fondamenti della libertà democratica. In questo caso l'esempio è la trasformazione in leva di governo e difesa "AI based" degli adempimenti di compliance per i soggetti essenziali e importanti, i soggetti critici, i prodotti con elementi digitali, per la interoperabilità transfrontaliera dei servizi pubblici digitali transeuropei, delle entità finanziarie, dei produttori e distributori di sistemi di IA e via dicendo, possibilmente in connessione con strumenti esistenti».

La prof.ssa Gatt ha invece discusso del rapporto tra Avvocatura e IA nell'intervento dal titolo "Ruolo dell'avvocatura nella realizzazione di una Trustworthy AI per il mondo legale". «Lostrumento IA impone almondo legale di rispondere ad alcuni interrogativi. Per esempio: cos'è il ragionamento giuridico? Si può riprodurre algoritmicamente oppure si possono (vogliono) "algoritmizzare" solo alcune fasi? Solo rispondendosi può procedere in una riflessionelucida sull'uso dell'IA nel mondo legale, ammettendo la necessità diprocedere in un'ottica design-based per soddisfare precise esigenze: no ad applicazioni di IA generaliste ma potenziare sistemi esperti o comunque di IA specializzate».«In un clima di crescente preoccupazione per ilmondo forense sul rapporto tra uso o non uso dell'IA e responsabilità professionale - prosegue la Professoressa - emerge dalla lettura congiunta dei documenti CEPEJ e da quelli Commissione Nuove Tecnologie dellaAssociazione degli Ordini Europei l'urgenza di avviare da parte del CNF, assieme a CSM e Ministero di Giustizia,almeno 10 azioni irrinunciabili per sviluppare un'IA affidabile, tra cui: avviare una survey finalizzata a raccogliere dati sullo stato dell'arte: quali e quante applicazioni di IA si usano negli studi legali e per quali scopi?; individuareil livello di compliance con la normativa privacy e il livello di digitalizzazione dei dati; individuare i principi fondati normativamente (codice deontologico) che si considerano prioritari per l'identità dell'Avvocatura; standardizzaregli atti processuali e le informazioni legali per il training dell'IA; formare gli avvocati sull'uso consapevoledegli strumenti diIA».