Ministry of Defence of the Italian Republic

12/01/2021 | News release | Distributed by Public on 12/02/2021 03:43

Roma - Il campo di battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l’Italia

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto oggi alla presentazione del saggio di Maurizio Molinari "Il campo di battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l'Italia", organizzata dall'Istituto Affari Internazionali (IAI)

"Credo che la tesi secondo cui anche l'Italia sia un campo di battaglia del grande gioco ha una sua fondatezza, ma l'evoluzione della politica italiana sul proprio posizionamento credo abbia riportato sui giusti binari il Paese".

Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione della presentazione del saggio "Il campo di battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l'Italia" del Direttore de La Repubblica Maurizio Molinari, organizzata da AffarInternazionali, la rivista dell'Istituto Affari Internazionali (IAI).

Alla presentazione hanno preso parte il Presidente dello IAI, Dott. Ferdinando Nelli Feroci, la Responsabile delle relazioni istituzionali, Responsabile del programma UE, politica e istituzioni dello IAI, Dott.ssa Nicoletta Pirozzi. Moderatore, il Direttore della rivista AffarInternazionali, Responsabile Comunicazione dello IAI, Francesco De Leo.

Una riflessione a 360 gradi sui nuovi equilibri geostrategici e sul posizionamento dell'Italia di fronte alla sfide e alle minacce alla sicurezza internazionale. Occasione per un confronto sull'impegno del nostro Paese per la sicurezza dell'area del Mediterraneo, centrale per gli interessi strategici dell'Italia, ma anche sulle sfide ibride, sulle minacce cyber e terrorismo, sulla recente evoluzione della vicenda afghana.

Nel suo intervento, Guerini ha tracciato un quadro complessivo del panorama globale caratterizzato da una nuova "guerra fredda" che guarda, da un lato, ai futuri rapporti di forza tra Cina e Russia, e dall'altro ai rapporti di NATO e UE, alla loro credibilità internazionale e all'interno dei Paesi membri.

"La NATO è l'Alleanza imprescindibile e punto di riferimento per l'Italia" ha affermato il Ministro, sottolineando l'impegno indirizzato ad una Alleanza che pur nella sua dimensione regionale, sia pronta ad affrontare le sfide globali che interessano la nostra sicurezza, in ogni dominio, e da tutte le direzioni strategiche esse provengano, con particolare riferimento a quel fianco sud che coincide, in larga parte, con il Mediterraneo Allargato, area di prioritario interesse strategico per l'Italia.

Guardando al nostro orizzonte naturale, il Ministro Guerini ha poi aggiunto che l'altro pilastro per la sicurezza è rappresentato dall'Unione Europea.

"Anche l'UE sta ripensando il suo collocamento nell'ambito degli equilibri strategici mondiali" ha aggiunto sottolineando che per l'Unione Europea occorre mettere in campo un modello di strumento per intervenire in maniera efficace, forte e sensibile spiegando che "se c'è un luogo in cui questo approccio può essere determinante quello è il Sahel".

Affrontare la minaccia terroristica, in particolare nella regione del Sahel, significa per l'Ue misurare il suo livello di ambizione intervenendo con gli strumenti che ha a disposizione, come ad esempio la volontà di alcuni Stati di dar vita a coalizioni, mettendo a sistema la presenza in quella realtà e associando alla dimensione militare quelle "della cooperazione, dell'aiuto allo sviluppo e delle relazioni tra i Paesi regionali".

Richiamando il Trattato siglato pochi giorni fa, Guerini ha anche richiamato il ruolo che Italia e Francia hanno nella costruzione della Difesa Europea. Ha quindi posto l'accento sul ruolo delle Forze Armate quale elemento di garanzia sul quale il nostro Paese può contare.

"Lo pensavo da cittadino, lo penso ancora più oggi da Ministro. Ho potuto constatare che tutto il mondo della Difesa è un elemento abilitante del nostro Paese".

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