La missione Saturn supera la preliminary design review

Conclusa la fase di progettazione preliminare

La missione SATURN, selezionata come terza classificata nel bando "Future missioni CubeSat" del programma ALCOR, ha recentemente raggiunto un traguardo significativo: il superamento con successo della Preliminary Design Review (PDR) che segna la conclusione della fase di progettazione preliminare.

La missione SATURN impiega uno sciame di tre micro satelliti, ciascuno dotato di un payload SAR attivo miniaturizzato. Volando in formazione ravvicinata, questi micro satelliti consentono la ridistribuzione delle risorse necessarie per un SAR monolitico di grandi dimensioni su più piattaforme di taglia inferiore. La trasmissione e ricezione sincronizzata dei tre SAR permette di processare a terra e ricombinare coerentemente i dati ottenuti da ciascun nodo dello sciame, consentendo il raggiungimento di performances ben più elevate di quelle che caratterizzano ogni singolo micro satellite sia in termini di risoluzione che swath a terra. L'obiettivo è sviluppare un SAR miniaturizzato distribuito che superi i limiti di un sistema monolitico, offrendo scalabilità e prestazioni incrementabili in base al numero di satelliti nella formazione. Se impiegati in numero elevato e distribuiti su più piani orbitali, questi satelliti potrebbero garantire elevate prestazioni in termini di tempo di rivisita, rendendo il sistema di osservazione "near real-time".

Il meeting di chiusura della PDR, si è tenuto la settimana scorsa ed ha visto la partecipazione non solo dei team dell'ASI e di OHB, leader del progetto, ma anche dei rappresentanti delle aziende e degli enti partner, tra cui ARESYS, AIRBUS e il Politecnico di Milano.

«Il superamento della Preliminary Design Review getta le basi per la realizzazione di un sistema SAR distribuito e miniaturizzato altamente sfidante e innovativo basato su tecnologie CubeSat - ha commentato Alberto Fedele, Project Manager dell'Agenzia Spaziale Italiana per la missione SATURN - In questa fase, il team di progetto ha sviluppato e testato con successo tre prototipi di alcune delle tecnologie chiave per la missione, dimostrandone così la loro maturità tecnologica».