CrowdFundMe S.p.A.

07/04/2022 | Press release | Distributed by Public on 07/04/2022 07:08

Guadagnare online, ecco come fare

È possibile guadagnare soldi online? La risposta è affermativa. Che si tratti di una entrata extra o che sia un progetto più strutturato, a medio e lungo termine, tale da diventare una fonte di reddito, l'importante è conoscere le possibilità di guadagno che la rete offre.

Fare soldi online è possibile?

La rete rappresenta una vera e propria possibilità di guadagno. Non solo per le big company, ma anche per il singolo privato che, a seconda delle proprie competenze, della nicchia scelta e del tempo dedicato, ha la possibilità di ottenere una vera e propria fonte di reddito.

Provare a fare una stima del monte complessivo delle transazioni e dei guadagni netti che avvengono per mezzo della rete, su base annuale ad esempio, risulta essere una impresa praticamente impossibile. Meglio allora provare a indicare alcuni esempi di introiti generati dalle big company:

  • attraverso il suo Play Store, ovvero il negozio digitale di app, Google ha ricavato introiti nel 2019 pari a circa 11,2 miliardi di dollari. L'informazione ha come fonte l'agenzia Reuters
  • nel solo 2021, Shopify ha dichiarato un guadagno di 46 milionidi dollari
  • l'ultimo trimestre del 2021 ha rappresentato per Amazon un trimestre da ricordare, con un raddoppiamento degli utili per complessivi 14,32 miliardi di dollari.

Queste cifre raccontano dei successi dei top player su scala globale. Ma i successi di queste aziende si basano sostanzialmente sul lavoro dei singoli. Compito del singolo è infatti capire quale comparto sia più profittevole per sé e in che modo è possibile lavorare online per generare un profitto extra oppure costruire una carriera digitale a tutti gli effetti.

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Metodi per guadagnare online

I metodi per guadagnare soldi online possono dividersi in alcune principali categorie:

  • vendita di servizi, come nel caso del turismo, per indicare un settore principale
  • vendita di prodotti attraverso un e-commerce o in drop shipping o, ancora, con la vendita del proprio usato
  • formazione e coaching, utilizzando le molteplici piattaforme di e-learning letteralmente esplose in uso e diffusione negli ultimi due anni e mezzo
  • marketing, lavorando come social media manager o dedicandosi a specifici canali quali Facebook, Instagram, TikTok
  • investimenti online, attraverso il lending crowdfunding o l'equity crowdfunding
  • freelancing, perché la libera professione può essere declinata in ognuna delle categorie appena passate in rassegna.

Alcune di queste attività da remoto possono essere avviate a costo zero, com'è il caso dell'inbound marketing. Altre, come gli investimenti online, richiedono una capitale d'avvio che può variare non solo in base al patrimonio netto individuale, ma anche da quanto si è disposti a investire.

Gli investimenti online, che possono riguardare startup innovative, non richiedono cifre elevate in termini assoluti. Anche 10000 euro possono essere sufficienti per un investimento iniziale.

Ognuna delle possibilità di guadagno online che seguiranno non devono essere pensate "a tenuta stagna", quanto in sana e proficua intersezione. È possibile infatti che si decida di vendere un infoprodotto, come un ebook per realizzare un giardino in pietra sulla propria scrivania oppure un ebook per organizzare la finanza familiare, attraverso un blog dedicato, oppure sul proprio canale YouTube.

Creare un blog

La creazione e la gestione di un blog rappresenta forse una delle possibilità più antiche di guadagno del settore digitale, precedente l'avvento della produzione di video, stories e reels. Per blog si intende uno spazio digitale caratterizzato dalla produzione costante e assidua di content, testuali e visual.

I passaggi necessari per creare e mantenere vivo un blog attraverso content attrattivo, per i potenziali clienti, sono:

  • scelta dellapiattaforma CMS (Content Management System) per avere un front end, ovvero una interfaccia utente, gradevole e funzionale. Tra i CMS più diffusi ci sono WordPress, Drupal oppure Joomla
  • scegliere una nicchia, un settore del mercato, su cui puntare per la monetizzazione del proprio content
  • decidere se puntare sulla vendita di prodotti, sulla vendita di servizi, oppure se monetizzare attraverso inserzioni pubblicitarie
  • scegliere un programma di affiliazione, che sarà approfondita in seguito, e guadagnare una percentuale, o una commissione, sulla transazione.

Qualora ci si volesse dedicare alla produzione di content o alla monetizzazione attraverso banner pubblicitari, risulta utile conoscere le nicchie più profittevoli da trattare in un blog. La scelta della nicchia ideale dipende da:

  • interesse e passione
  • conoscenza della nicchia stessa
  • interesse e bisogno da parte degli utenti
  • il potenziale guadagno che la nicchia offre, anche in base alla concorrenza già presente sul mercato.

Tra le nicchie attualmente di tendenza si possono indicare: moda, cibo, viaggi, bellezza, musica, fitness, lifestyle, fotografia, tecnologia, finanza personale.

Guadagnare con i social media

Instagram, TikTok, Facebook, Twitter, Pinterest. Al netto delle specificità dei singoli social network, che si distinguono per fascia di età dell'utenza (dai baby boomers alla Z Generation) e dei formati peculiari (testuali per Facebook, visual e caroselli per Instagram, video per TikTok), la possibilità di creare reddito attraverso i social media è un fatto concreto.

Sono necessari alcuni passaggi, prima di scegliere in che modo monetizzare la propria presenza social:

  • creare un profilo social
  • costruire una rete di follower numericamente importante
  • creare contenuti con costanza, attraverso un piano editoriale
  • innescare engagement con i propri follower.

La creazione di questo target permetterà di scegliere il metodo, prodotti e servizi più adatti per creare profitto con la propria community. In questo ambito le possibilità sono diverse. È possibile:

  • diventare influencer o micro influencer, lavorando in freelancing o appoggiandosi ad una agenzia che procuri committenza
  • affidarsi ad una piattaforma di intermediazione che, similmente ad un'agenzia, proponga delle campagne di brand cui aderire.

L'influencer marketing permette di trarre profitto attraverso vere e proprie sponsorizzazioni, da parte dell'influencer, di prodotti o servizi, anche attraverso l'adesione ad un programma di affiliazione. Altrimenti, l'influencer può guadagnare attraverso la pubblicazione di post o di stories, relative al prodotto o al servizio sponsorizzato, a patto che creino un engagement rate (tasso di interazione) significativo.

Aprire un canale YouTube

YouTube, di proprietà di Google, società tech per antonomasia, ha un suo programma partner. Per rendere l'idea del potenziale cui ci si affaccia scegliendo la via della monetizzazione con YouTube, basti pensare che nel 2020 i suoi incassi totali hanno raggiunto un ammontare di 9,8 miliardi di dollari. Oltre il 10% di quanto abbia incassato globalmente Google nello stesso anno.

Le previsioni per il 2022 riferiscono poi di 2 miliardi di iscritti complessivi per questo social media. Sempre su base annuale, sono caricate quasi 160 milioni di ore di video. Questi numeri confermano un mercato potenziale di tutto rispetto. L'adesione al programma partner permette di:

  • avere entrate pubblicitarie attraverso i tre tipi principali di annunci possibili su YouTube. Gli annunci display (fatti di immagini, foto e testi), gli annunci overlay (composti di testi e video) e gli annunci video propriamente detti
  • proporre abbonamenti al canale, in cambio di un abbonamento mensile ricorrente, l'utente che si iscrive al canale ha la possibilità di ricevere contenuti esclusivi
  • proporre merchandising attraverso le pagine di visualizzazione presenti sul canale
  • guadagnare attraverso i supersticker e la superchat, perché i fan possono vedere i propri messaggi messi in evidenza nello stream della chat pagando
  • usare YouTube Premium, grazie al quale si guadagna una quota dell'abbonamento che l'utente paga per poter guardare il content del canale.

Sfruttare le possibilità dell'affiliate marketing

Mettere in vendita prodotti o servizi realizzati da terze parti, guadagnando una commissione per ogni vendita: questo propone l'affiliate marketing. Negli ultimi anni il marketing di affiliazione si è notevolmente esteso. È bene quindi conoscere i passaggi necessari per impostare una strategia di affiliazione che risulti remunerativa:

  • si parte con la scelta della nicchia, che dovrebbe essere la più specifica possibile, dal momento che gli utenti si fidano dei siti e più in generale delle fonti informative che sono estremamente specializzate. Nicchie profittevoli sono stile, moda, hobby e tempo libero elettronica oppure benessere
  • impostare una strategia di marketing per comprendere quale scelta di comunicazione risulti più efficace. La catena comunicativa annuncio-landing page-copy (spazio pubblicitario che porta alla pagina su cui l'utente approfondisce le informazioni del prodotto o servizio) richiede il cosiddetto A/B test. Questo termine indica la necessità di testare la propria strategia comunicativa su coppie di tasselli di content per comprendere quale combinazione di tasselli funzioni meglio
  • scegliere più canali di diffusione per la vendita del prodotto o del servizio, per concentrarsi solo su uno, al massimo due canali che risultano essere più performanti in termini sia di visibilità, sia di vendita.

Il publisher, che si occupa di vendere, ha assegnati specifici link di affiliazione da parte dell'advertiser, il creatore del prodotto o del servizio. È possibile allora stabilire quanta commissione è guadagnata dal publisher, a meno che gli accordi non prevedano delle entrate comunque fisse rispetto ai numeri effetti della vendita.

La strada dell'infoprodotto

Il termine infoprodotto riporta immediatamente al cosiddetto infomarketing. La definizione di infoprodotto è la seguente: prodotto digitale con finalità informativa che si basa sulla esperienza sul campo da parte di un professionista. L'infoprodotto è poi pensato e realizzato per risolvere problemi o necessità di un cliente potenziale. Le informazioni che permettono la risoluzione sono definite contenuti ad alto valore.

Gli infoprodotti si distinguono per formati, oltre che per nicchie. E i formati possono essere diversi: ebook, video tutorial, audio book, webinar o autoresponder, infoprodotti recapitati al cliente tramite email (si parte con lezioni standard, e quando le domande diventano specifiche, le risposte sono realizzate con maggiore specificità in base alle richieste).

Il tratto distintivo dell'infoprodotto non sta nella quantità o qualità delle informazioni, fattori che pure non dovrebbero mancare. I due aspetti fondamentali di un infoprodotto sono:

  • velocità nella risoluzione dei problemi e delle questioni che il cliente pone
  • chiarezza delle informazioni affinché il problema sia risolto in tempi brevi e, possibilmente, non si ripresenti più.

Esempi di infoprodotti sono: corsi su WordPress, un ebook che spiega come fare copywriting per i social, un video che insegni la redazione di un journal per il time managing, un audiobook per imparare a meditare.

Dedicarsi al coaching online

Migliorare aspetti della propria vita attraverso un coach che faccia lezione online è diventata una realtà lavorativa più che consueta. Nato in territorio statunitense negli anni '80, e applicato inizialmente in contesto sportivo, il coaching attualmente viene applicato in contesto aziendale e non solo.

I principali obiettivi che un coachee, ovvero un cliente, può raggiungere attraverso la formazione svolta con un coach sono due:

  • raggiungere risultati aziendali migliori
  • raggiungere allo stesso tempo il benessere mentale.

Questi due obiettivi trovano i propri destinatari naturali nei manager o nei freelance, i liberi professionisti. Una ulteriore evoluzione della figura del coach è però quella del life coach, che a sua volta può specificarsi in coach per la famiglia, oppure spirituale, oppure ancora interculturale e di business.

Tutte queste figure convergono poi nel coach online, che si occupa di formare i propri clienti attraverso piattaforme di e-learning o piattaforme più note agli utenti quali Skype o Google Meet.

Tutto sta nello scegliere la nicchia in cui formarsi, per poi proporre i propri corsi online.

Aprire un e-commerce

Le vendite online in Italia, secondo i dati relativi al 2020, si sono assestate sui 32,4 miliardi di euro. Guadagnare online potrebbe voler dire aprire un negozio digitale. Il termine e-commerce sta a indicare la totalità delle transazioni, tra domanda e offerta, che accadono online.

Sempre in Italia, grazie al Decreto Legislativo 70/2003. I tipi di e-commerce sono due:

  • si ha e-commerce diretto se l'acquisto oppure lo scambio di beni o servizi accade interamente online, e il bene o servizio è di natura esclusivamente digitale e affatto fisica. Come nel caso di ebook, musica venduta in formati digitali
  • si ha e-commerce indiretto quando l'acquisto del bene o del servizio accade online laddove lo scambio si verifica offline, per mezzo di spedizione e consegna.

Tra le varie declinazioni dell'e-commerce, il più noto è certamente lo storefront model o, più semplicemente, la vendita da produttore a consumatore finale. Una volta creato o commissionato il sito web, in termini più corretti il sito e-commerce, chi volesse dedicarsi al commercio elettronico si ritroverà a scegliere quale nicchia sia più adatta o redditizia.

Una buona strategia di e-commerce prevede la scelta di un mercato di nicchia, un mercato numericamente inferiore rispetto al mercato di riferimento più grande, ma con una specificità di prodotto o servizio una consapevolezza dei bisogni d'acquisto, da parte dei potenziali clienti, ben contraddistinte. Com'è il caso dei proprietari di animali, i gamer o i proprietari di case.

Avviare una attività in drop shipping

Il drop shipping, ricompreso certamente nell'e-commerce, può essere definito in modo estremamente semplice: mettere in collegamento nuovi clienti e fornitori. Il tutto, in cambio di profitto. A differenza però di quanto accade nello storefront model, nel drop shipping è naturalmente possibile che il venditore non veda, fisicamente, l'oggetto che si appresta a vendere.

In apparenza il drop shipping risulta semplice, ma i passaggi che permettono di trarne un profitto di valore rendono più giustizia a questa modalità di vendita online. Per avere profitto attraverso il drop shipping serve:

  • trovare un fornitore che proponga prodotti di interesse per uno specifico target
  • scegliere i giusti prodotti da vendere sul negozio online
  • organizzare o commissionare campagne di marketing per dare visibilità al target di riferimento nei canali adatti.

Questi tre momenti faranno sì che il fornitore riceva gli ordini e possa imballare e spedire il prodotto direttamente all'acquirente, senza che il venditore abbia mai nemmeno visto il prodotto venduto. Le nicchie più profittevoli per il drop shipping sono il mobile gaming, l'abbigliamento e gli accessori femminili, i prodotti per salute e bellezza, i prodotti tech, i prodotti per animali domestici.

Affinché una attività di drop shipping renda, servono alcuni altri ingredienti:

  • un investimento iniziale per l'acquisto di prodotti di qualità
  • lo studio della concorrenza nella duplice aspetto della vendita e della strategia di comunicazione e marketing
  • operare in modo costante ricerche di mercato.

Senza dimenticare di scegliere un dropshipper, un fornitore, veloce e affidabile.

Tentare la strada del freelancing

Secondo i dati della LFS-EU, acronimo che sta per Inchiesta sulla forza lavoro dell'Unione Europea, nel primo trimestre del 2021, i liberi professionisti in Italia raggiungono il 19,3% dell'intera popolazione di lavoratori Il freelance è un lavoratore autonomo che si ritrova ad offrire i propri servizi a organizzazioni, società o privati.

Il settore digitale ha permesso una proliferazione di professioni che possono essere svolte da liberi professionisti. Tutte le professioni indicate finora possono essere svolte in freelancing, indipendentemente dall'assetto fiscale scelto.

Fondamentale si abbiano le competenze richieste e la visibilità digitale necessaria al procacciarsi clienti, o l'iscrizione a piattaforme per liberi professionisti, LinkedIn inclusa, dove fare personal branding.

Tra le professioni svolte da freelance:

  • il social media marketer, il professionista che si occupa di impostare campagne, per brand o altri professionisti, su Facebook e Instagram principalmente
  • il blogger, la figura che si occupa della redazione di articoli e di post per blog di terze parti
  • il content writer, o ghost writer o infine copywriter, si occupano rispettivamente di realizzare contenuti testuali, contenuti testuali per conto terzi e contenuti testuali che hanno come obiettivo persuasione e vendita
  • il photo editor, che si occupa della selezione e del trattamento delle fotografie in contesto redazionale, ma sempre nella declinazione digitale
  • il SEO specialist, che si occupa della ottimizzazione dei contenuti, ma non solo, di un sito per scalare le prime posizioni nei motori di ricerca.

Diventare growth hacker

Il growth hacking, a tutti gli effetti un'altra professione che può essere svolta in freelancing, consiste in una serie di competenze che permettono ad un business di crescere con il maggior tasso di velocità possibile.

In altri termini, il growth hacker si occupa di gestire la relazione che esiste tra i vari canali di marketing da un lato e dall'altro lo sviluppo del prodotto. Mettere in combinazione il marketing, la programmazione e il service design (la progettazione di servizi) permette al professionista di trarre il meglio da tutti i rami del digitale:

  • SEO, ovvero l'ottimizzazione per i motori di ricerca (Search Engine Optimization), per far sì che il proprio sito compaia tra i primi risultati, non pubblicitari, di ricerca
  • SEM, acronimo che sta per Search Engine Marketing, è un sottoinsieme del Web Marketing che comprende tutto l'insieme di attività volte a dare la maggiore visibilità sui motori di ricerca. Strumenti che includono anche le inserzioni pubblicitarie (campagne pay-per-click) o l'analisi delle parole chiave
  • Email Marketing, la comunicazione ai fini di informazione, fidelizzazione e di vendita attraverso le email
  • Social Network, che prevede lo studio delle performance dei canali social adottati dalla committenza.

L'obiettivo ultimo del growth hacker, che deve conoscere anche i princìpi di analisi statistiche, programmazione, psicologia comportamentale, è quello di aumentare il traffico e di aumentare le conversioni quando la committenza ha budget contenuti e tempi piuttosto stretti.

Diventare programmatore o web developer

L'ambiente digitale non esisterebbe se non ci fossero linguaggi di programmazione. In parole dirette un linguaggio di programmazione permette ad un computer, sia esso pc o smartphone, di operare. Il professionista della programmazione è un freelance che può guadagnare online, lavorando in remoto.

Tra i linguaggi di programmazione più adottati ci sono:

  • il JavaScript, utilizzato per la creazione e la gestione degli elementi dinamici di un sito web o di una applicazione
  • il Java, supportato da una grande quantità di piattaforme, grazie al quale si creano processi e applicazioni su differenti dispositivi quali console, portatili, smartphone
  • il Python, talmente versatile da permettere lo sviluppo di applicazioni per web e desktop, passando per la realizzazione di videogiochi
  • il PHP, utilizzato per i server in remoto. Interpreta, elabora e restituisce le richieste che arrivano dal client, componente software con cui è possibile accedere a servizi oppure alle risorse di un server. Il web browser con cui si naviga è un tipico esempio di client.

La ricerca di figure tecniche per sviluppo, almeno in Italia, è in continua crescita. I dati della ricerca BitBoss delineano una situazione interessante: l'86% dei programmatori freelance lavorano da remoto, contro il 63%dei programmatori dipendenti.
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Fare email marketing

Il business online può ancora beneficiare dell'email marketing. Si ha email marketing tutte le volte in cui viene inviato un messaggio di posta elettronica a utenti abbonati ad una newsletter. Gli obiettivi, come si accennava, possono essere:

  • la sponsorizzazione di prodotti o di servizi per il brand con cui si collabora
  • la pubblicazione di una newsletter in senso stretto, per la condivisione di pensieri, riflessioni, informazioni di valore
  • aumentare la brand awareness, perché nessuna forma di comunicazione riesce a raggiungere direttamente, ed esclusivamente, un utente quanto la email
  • i software per fare email marketing hanno dei piani gratuiti di tutto vantaggio
  • la mailing list è di esclusiva proprietà di chi si occupa di questo tipo di comunicazione.

Nonostante la sua "età", l'email ha ancora molto da dare, non solo per i potenziali clienti di una azienda, di un professionista o di una società, ma anche per chi vuole trarre profitto sviluppando competenze digitali.

La capacità di penetrazione della email è ancora molto sorprendente. Ci sono stime che indicano un numero pari a 400 miliardi di email inviate su base quotidiana. E il sito di monitoraggio Internet Live Stats sembra confortare questi numeri.

Il ritorno di investimento dell'email marketing è di notevole interesse. Nel 2019 è stato calcolato come per 1 euro investito in email marketing determini un ROI (return of investment) di 49 dollari.

Scrittura e pubblicazione di ebook

Quando si pensa alla possibilità di guadagnare online si deve includere necessariamente la scrittura e la pubblicazione di ebook. Il più grande retailer statunitense ma non solo, ovvero Amazon ha il servizio KDP, Kindle Direct Publishing, un servizio che permette di:

  • mettere su piattaforma il proprio ebook, con il formato proprietario mobi
  • vendere il proprio ebook
  • ottenere visibilità per il proprio ebook adottando strategie SEO insieme a campagne di sponsorizzazione.

Si tratta di self publishing, che può essere svolto anche su altre piattaforme che non siano Amazon. Questo tipo di vendita può entrare in consonanza con le altre possibilità di guadagno passate finora in rassegna, perché è possibile aumentare le venditedei proprio ebook:

  • scrivendone sul sito web dedicato
  • aprire una pagina Facebook o un account business, o creator, su Instagram per promuovere l'ebook
  • partecipare al programma di affiliazione di Amazon, o della piattaforma su cui l'ebook è in vendita, per aumentare la percentuale di guadagno sull'acquisto da parte dell'utente della singola copia digitale.

Investire online

Guadagnare online seriamente potrebbe essere sinonimo dell'espressione "investire online". I passaggi ineludibili per chiunque volesse investire online sono:

  • una disponibilità economica più importante rispetto alle possibilità indicate fino ad ora
  • un arco di tempopiuttosto corposo, che richiede tempi medi e lunghi compresi tra i 5 e i 10 anni
  • una pianificazione degli investimenti che preveda una diversificazione del portafoglio.

Con il controllo di queste variabili è possibile pensare di investire online. L'investimento online può avvenire attraverso:

  • il trading online, che può essere definito come acquisto e vendita di titoli finanziari. A condizione che questa compravendita accada attraverso delle piattaforme specifiche di trading
  • il forex trading. Forex sta per foreign e exchange, acronimo che indica il mercato all'interno del quale accadono negoziazioni tra le differenti valute
  • la negoziazione in CFD, acronimo che racchiude l'espressione "contratto per differenza", si tratta di un tipo di negoziazione che si basa sui derivati.

Equity crowdfunding

Guadagnare online può anche voler dire investire nell'Equity Crowdfunding. Il termine crowdfunding può essere tradotto con finanziamento della folla o finanziamento partecipativo. Regolamentato in Italia a partire dal Decreto Legislativo 179/2012, il crowdfunding permette agli investitori privati, con somme relativamente modeste (possono bastare anche 500 euro) di partecipare al finanziamento di startup innovative o di PMI ad alto tasso di crescita.

I momenti che contraddistinguono il crowdfunding sono:

  • da parte di una startup, un business plan per un prodotto o una idea innovativa
  • una piattaforma digitale di crowdfunding che permetta alla startup candidata di creare una campagna
  • un investitore che apra il proprio account su una piattaforma di crowdfunding
  • un capitale a disposizione, da parte dell'investitore.

Possibilità di guadagno e versatilità dell'equity crowdfunding

L'investitore guadagna, per mezzo del crowdfunding, in duplice modalità :

  • in valore economico, perché quando la campagna è terminata, e quando la startup o la PMI innovativa produce guadagno netto, l'investimento si tradurrà in interessi a favore dell'investitore
  • in valore partecipativo, perché in base alla quota di capitale impiegata, l'investitore ha la possibilità di partecipare sia sul piano amministrativo che sul piano strategico, nella vita della società finanziata.

La versatilità del crowdfunding è tale che le nicchie sulle quali è possibile investire in questa modalità, per fornire delle esemplificazioni, sono:

Con l'equity crowdfunding è possibile, per l'investitore, essere partecipe dell'innovazione.

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