Unione Sindacale Regionale CISL Veneto

04/17/2024 | News release | Distributed by Public on 04/17/2024 05:59

“Il riformismo sociale della Cisl”, ricordata a Fratta Polesine la figura di Giacomo Matteotti

"Il riformismo sociale della Cisl", ricordata a Fratta Polesine la figura di Giacomo Matteotti

Mercoledì, 17 aprile 2024

Il pensiero di Giacomo Matteotti, la sua figura e il suo impegno dalla parte degli ultimi sono stati al centro del convegno "Il riformismo sociale della Cisl" organizzato, nella giornata di ieri (martedì 16 aprile), a Fratta Polesine, sua città natale, dalla Cisl Padova Rovigo.

Dopo i saluti di Riccardo Mortandello, dell'Associazione socialista liberale, e di Maria Lodovica Mutterle, Direttrice della Casa-Museo Giacomo Matteotti, sono intervenuti Samuel Scavazzin, Segretario generale della Cisl Padova Rovigo, e Aldo Carera, Presidente della Fondazione Giulio Pastore.

È seguita quindi una tavola rotonda con i senatori Riccardo Nencini, Presidente del gabinetto Vieusseux, e Paolo Giaretta, già Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, e Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto.

"Oggi è importante valorizzare e attualizzare il pensiero di Matteotti - ha dichiarato Refosco - Il riformismo non è moderatismo, né un atteggiamento remissivo, è un pensiero forte e noi vogliamo essere un sindacato riformista. Matteotti, ad esempio, pur essendo un attivista sindacale, si era schierato contro un uso puramente ideologico dello sciopero e invitava ad approfittare delle situazioni di conflitto per educare e formare le persone alla solidarietà. La scelta della Cisl di portare in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, da attuare attraverso la contrattazione aziendale - ha sottolineato il Segretario della Cisl Veneto - è una scelta riformista, che mira alla trasformazione graduale delle imprese e del ruolo dei lavoratori. La scelta di Matteotti è stata quella di impegnarsi nel territorio. Veniva accusato perché era di una classe sociale abbiente e si occupava dei più poveri, ma la sua scelta è stata quella di lavorare sul territorio, sull'educazione, sulla crescita delle competenze. L'attenzione alla prossimità è lo stimolo che, come sindacato, dobbiamo mettere in atto - ha concluso Refosco - Abbiamo un patrimonio che ormai i partiti e gran parte dell'associazionismo non hanno più: il contatto diretto, quotidiano, con le persone".

Ha concluso i lavori il Segretario nazionale Cisl Andrea Cuccello, che ha sottolineato come "Oggi Matteotti si ricorda solo per la sua morte, ma non si conosce il suo pensiero. La storia della Cisl, dalla sua fondazione nel 1950, è forgiata dal riformismo, dall'idea di stare in mezzo alle persone, costruendo contrattazione sociale, nuove proposte legate alle esigenze del territorio. Quel riformismo - ha evidenziato Cuccello - che nel corso degli anni ha consentito alla Cisl di ottenere risultati importanti per tutto il Paese".