Department of Health policy - Emilia-Romagna Region

05/08/2024 | Press release | Distributed by Public on 05/08/2024 04:01

Un aiuto concreto alla ricerca dai donatori di sangue: Avis di Forlì e Cesena, IRST e Ausl Romagna insieme in un progetto di ricerca su tumori rari

Scritto il 08 Maggio 2024.

Le sedi AVIS di Forlì e Cesena sostengono la raccolta di campioni per lo studio BioRav, progetto di ricerca IRST sui trattamenti con cellule dendritiche per tumori rari

Contribuire alla ricerca scientifica con un gesto apparentemente semplice, come una donazione di sangue. IRST "Dino Amadori" IRCCS, AVIS Forlì, AVIS Cesena e l'Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Cesena - Forlì / Officina Trasfusionale AUSL della Romagna, uniscono le forze per promuovere un'iniziativa che, contribuendo concretamente alla ricerca sui tumori rari, darà ulteriore valore alla donazione di sangue ed emocomponenti. In particolare, saranno effettuati specifici prelievi ai donatori volontari AVIS in queste settimane, secondo una ben definita procedura e su base esclusivamente intenzionale, sarà destinato a contribuire allo sviluppo dello studio biologico BioRav promosso da IRST.

In particolare, BioRav nasce con l'obiettivo di raccogliere dati e campioni biologici da persone affette da glioblastoma e tumori rari, candidati per essere arruolati in uno studio clinico che prevede un trattamento a base di cellule dendritiche del paziente stesso da eseguire in IRST IRCCS. Lo scopo di BioRav è quello di identificare ed espandere lo studio di nuovi marcatori biologici, prognostici e predittivi di risposta alla terapia immunitaria. Per meglio comprendere le caratteristiche delle cellule immunitarie nei pazienti oncologici è importante disporre di analoghi campioni biologici sani, in modo da ottenere dei valori di riferimento con cui confrontarli.

"La terapia cellulare con cellule dendritiche è un trattamento personalizzato perché costruito con il tumore e le cellule del sistema immunitario del paziente stesso e lo studio BioRav, che affianca gli studi clinici con questo prodotto cellulare, è per noi di fondamentale importanza per ottimizzare e migliorare ulteriormente l'efficacia della terapia. Per questo sono molto grata alle associazioni di donatori AVIS per il supporto che hanno accettato di darci", puntualizza la dott.ssa Laura Ridolfi, responsabile SC Immunoterapia, Tumori rari e Centro Risorse Biologiche IRST.

In questo è essenziale il supporto delle associazioni di donatori, delle sedi AVIS di Forlì e di Cesena, attivamente in campo per l'arruolamento di volontari sani. "Siamo onorati di contribuire, grazie alla generosità delle donatrici e dei donatori AVIS, allo sviluppo della ricerca per lo studio BioRav - spiegano Gualtiero Giunchi e Roberto Malaguti, rispettivamente presidente di AVIS Cesena e AVIS Forlì -. Essere tra gli attori di un progetto in favore del miglioramento della salute pubblica rafforza l'attività quotidiana di AVIS. Forlì e Cesena hanno scelto di partecipare in maniera congiunta a questa iniziativa, a testimonianza di unione e coesione associativa su valori fondanti, come il contributo al raggiungimento di una sempre più elevata qualità della vita e un rafforzamento dei principi di partecipazione attiva alla vita di comunità della cittadinanza".

"Lo studio ha una durata prevista di 5 anni - spiega la dott.ssa Jenny Bulgarelli, Principal Investigator di BioRav e biotecnologa referente della piattaforma di Immunomonitoraggio clinico e sperimentale IRST -; in questa fase è in programma la raccolta di dati e di campioni da donatori sani, in collaborazione con l'Officina Trasfusionale dell'Ausl della Romagna. Si prevede l'arruolamento di circa 20 donatori, divisi in modo equilibrato tra uomini e donne; in particolare da chi si sottopone a plasmaferesi, una procedura che meglio si abbina alla nostra esigua esigenza di materiale, ovvero due provette da 10 ml di sangue intero. Il campione raccolto dalle sedi AVIS viene inviato al Laboratorio di Pievesestina di Cesena insieme al consenso firmato del donatore e lì sarà anonimizzato così da rendere assolutamente impossibile risalire alla persona. Terminato questo passaggio, i campioni di sangue periferico, arriveranno in IRST, nel laboratorio Immunomonitoraggio clinico e sperimentale per le analisi comparative sulle cellule del sistema immunitario e le vescicole extracellulari circolanti".

"Nella nostra Regione le componenti istituzionali e associativa della rete trasfusionale collaborano e cooperano giornalmente per il raggiungimento di obiettivi di tutela della salute dei cittadini, - aggiunge il dott. Rino Biguzzi, Direttore dell'Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Cesena - Forlì / Officina Trasfusionale AUSL della Romagna - garantendo la disponibilità di emocomponenti e medicinali plasmaderivati con uniformi ed elevati livelli di qualità e sicurezza. Anche in questo caso non poteva mancare quindi la disponibilità dell'Officina Trasfusionale a partecipare a questa attività di ricerca, condividendo la scelta culturale di responsabilità sociale e civile che è alla base del sistema trasfusionale.

Ogni collegamento fra il nome del donatore e il numero della provetta verrà eliminato, al fine di rendere il campione completamente anonimo e non più riconducibile al donatore stesso. Ai donatori verrà fatto firmare il consenso informato dello studio, al quale saranno allegate tutte le informazioni sulle finalità e su come saranno trattati i propri dati sensibili.

Le donazioni di sangue dedicate alla raccolta per lo studio BioRav saranno effettuate nei punti Avis di Forlì e Cesena, sono iniziate martedì 23 aprile e proseguiranno fino al traguardo dei 20 campioni.

In foto da sinistra il dott. Rino Biguzzi e la dott.ssa Jenny Bulgarelli