Confagricoltura Lombardia

04/26/2024 | News release | Distributed by Public on 04/26/2024 04:39

Caputo: la costituzione dei distretti suinicoli per tenere lontani i cinghiali

Circa duecento allevatori provenienti dalle principali regioni suinicole del Nord: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto hanno preso parte all'incontro con il commissario straordinario Vincenzo Caputo sul tema del contrasto alla Psa tenutosi ad Alessandria, dove tutto è cominciato un paio di anni fa in un allevamento di Ovada. L'organizzazione è stata curata dalle sedi regionali di Confagricoltura del Nord Ovest.

Il clima era di forte attesa e non è mancato anche qualche momento di tensione ma tutto sommato controllata con l'evidenziazione di molti problemi ma anche con indicazioni operative per il futuro come suggerito dal commissario Caputo che di recente è stato riconfermato per un triennio nel suo ruolo, e che ha dichiarato: "La soluzione per evitare che i cinghiali possano entrare in contatto con gli allevamenti suinicoli e quindi per minimizzare il rischio di diffusione della Psa e di tutte le conseguenze del caso è la costituzione dei distretti suinicoli, perché nei distretti suinicoli la presenza dei cinghiali non è tollerata e deve essere pari a zero unità".

Caputo ha fatto questa dichiarazione al termine di un acceso dibattito e in cui ha anche affermato che in alcune zone sta operando anche l'esercito e che bisogna pensare bene alla richiesta di dichiarare l'emergenza nazionale perché potrebbe essere molto controproducente sul piano commerciale.

Tornando ai distretti suinicoli, vera chiave di volta secondo il commissario, lo stesso ha aggiunto che: "La loro costituzione deve essere concordata con le Regioni e le provincie, gli allevatori devono avere un ruolo attivo non solo nella costituzione, ma anche nella compartecipazione alla loro gestione". Alcune esperienze in questo senso sono già attive in altre zone e ha invitato gli allevatori a farsi parte attiva per promuovere con le Regioni e le provincie interessate iniziative in tal senso.

Davide Berta, presidente della Sezione suini di Confagricoltura Lombardia, presente all'incontro ha espresso la sua soddisfazione per questa notizia che: "Potrebbe semplificare la lotta alla diffusione della Psa, o almeno a quella dei cinghiali, nelle zone a forte vocazione suinicola come la Lombardia e ho colto l'occasione dell'incontro di Alessandria per invitare lo stesso Commissario Caputo ad intervenire ad un incontro pubblico nella nostra Regione alla presenza dell'assessore Beduschi per approfondire questa tematica e valutarne la fattibilità a tempi brevi".

Per la verità Berta aveva già rivolto l'invito al commissario Caputo in occasione dell'ultima edizione della Fiera di Cremona, in cui la sezione suini di Confagricoltura Lombardia aveva organizzato un convegno proprio sul tema della convivenza dei suinicoltori con il rischio della peste suina africana. Probabilmente a quel tempo le attenzioni del commissario erano più rivolte agli aspetti gestionali e burocratici legati alla impalcatura di una struttura in grado di contenere il rischio diffusione della Psa.

Nell'incontro di Alessandria sono stati numerosi ed accorati gli interventi da parte del mondo agricolo afferente a Confagricoltura che hanno messo in evidenza il grave rischio economico e sociale che la diffusione della Psa potrebbe creare nell'area della pianura padana. In particolare Rudy Milani, presidente della sezione suinicola nazionale, Giovanna Parmigiani, membro di giunta di Confagricoltura, essa stessa allevatrice di suini, Marta Sempio, presidente di Confagricoltura Pavia, Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria. Oltre a tanti, tanti allevatori che hanno portato la loro testimonianza diretta su costi sostenuti per la biosicurezza, per la impossibilità di essere spesso ascoltati presso le autorità locali, per i ritardi nei ristori per i danni subiti, per i ricavi ridotti al minimo e per avere subito operazioni commerciali al limite, se non oltre, la legalità sulle quotazioni dei suini allevati in zone di restrizione e per la impossibilità di avere un ruolo attivo nel contrasto ai cinghiali.

Di certo, il commissario Caputo che pure ha mostrato competenza, carattere e idee sul piano gestionale, deve essere stato impressionato dai numerosi casi e problemi posti alla sua attenzione dagli allevatori di Confagricoltura. Ora si vedrà se alle parole seguiranno fatti concreti.