Consiglio Regionale della Lombardia

01/21/2022 | News release | Distributed by Public on 01/21/2022 06:17

NEL GIORNO DELLA MEMORIA DA VISITARE LA MOSTRA “IN THE DEATH OF ONE” AL BINARIO 21

Si avvicina il 27 gennaio, il Giorno della Memoria che da decenni ci fa riflettere sull'orrore della Shoa e vogliamo segnalarE nuovamente la mostra "In the death of One" in corso fino al 28 febbraio al Binario 21 - Memoriale della Shoa a Milano. Si tratta di uno sguardo del tutto originale su quella tragedia, un racconto per immagini di quanto vide e toccò con mano un grande artista, William Congdon, allora giovanissimo e semisconosciuto, giunto nel lager di Bergen Belsen (quello dove morì Anna Frank) nel maggio 1945 a guerra appena finita come autista di ambulanza.

William, per tutti Bill, Congdon è stato uno dei pittori più importanti del '900. Fondatore negli anni '50 insieme a Jackson Pollock della action painting o "espressionismo astratto". La parabola creativa e spirituale di Congdon lo porta nei primi anni '60 in Italia prima a Venezia, poi ad Assisi per stabilirsi definitivamente in Lombardia nelle campagne a sud di Milano in una sorta di eremo laico. La mostra ripercorre attraverso una serie di straordinari disegni un momento che l'Autore stesso definì più volte cruciale della sua complessa esperienza artistica e umana: il confronto con il dolore, la morte, la cattiveria umana portata alle estreme conseguenze.

"Congdon - racconta il Professor Stefano Bruno Galli, Docente di Storia delle Dottrine Politiche alla Statale di Milano e Assessore alla Cultura di Regione Lombardia - si chiedeva angosciato come fosse potuto accadere che il popolo tedesco, che aveva dato all'umanità geni assoluti come Kant, Goethe, Beethoven, si fosse macchiato di un crimine così aberrante come il genocidio del popolo ebraico. Era per lui un cruccio e una ferita aperta che tale restò per tutta la vita pur se successivamente pacificata dalla conversione al cristianesimo". Galli è un profondo conoscitore di Congdon: lo conobbe nel 1995 e intrattenne con lui un rapporto personale ed epistolare profondo. Nel 1996 pubblicò un saggio sull'artista americano "Da New York a Bergen Belsen" e una lunga intervista apparsa sul Giorno. "Mi piacerebbe - confessa Galli - ripubblicare oggi il poema che da il nome alla mostra e che nel primo dopoguerra fu rifiutato da molti editori: troppo antiretorico e demitizzante nei confronti della narrazione ufficiale della Seconda Guerra Mondiale, del ruolo degli Stati Uniti, dell'occupazione della Germania da parte delle truppe alleate. E' straordinario come ancora oggi Congdon faccia discutere e interroghi le coscienze."

Il percorso della mostra è ricompreso nella visita al Memoriale del Binario 21, luogo che negli anni è diventato un punto di riferimento storico e morale non solo per i milanesi e i lombardi ma per tutto il Paese. La mostra reterà aperta fino al 28 Febbraio. Per gli orari consultare la pagina del sito http://www.memorialeshoah.it/notizia/william-congdon-in-the-death-of-one...

A questo link si può seguire la presentazione della mostra in un dialogo tra il professor Galli e il critico d'arte Rodolfo Balzarotti, curatore della mostra e presidente della William Congdon Foundation

https://www.facebook.com/MemorialedellaShoah/videos/918439802205440