01/20/2025 | Press release | Archived content
Il lungo incubo del conflitto a Gaza potrebbe finalmente vedere un barlume di speranza. L'accordo provvisorio di cessate il fuoco della scorsa settimana tra Israele e Hamas, che include il rilascio degli ostaggi israeliani, segna un primo passo significativo verso la fine della violenza che ha devastato la regione.
In un dibattito al Parlamento europeo, che si svolge oggi, il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) chiede che il cessate il fuoco sia reso permanente e sollecita le autorità israeliane a sbloccare prontamente gli aiuti umanitari per alleviare le sofferenze di milioni di palestinesi. Occorre inoltre compiere passi concreti per garantire la ricostruzione e una pace e una sicurezza durature sia per gli israeliani che per i palestinesi, attraverso una soluzione sostenibile basata su due Stati.
Yannis Maniatis, vicepresidente del Gruppo S&D per gli affari esteri, la sicurezza e la difesa, ha dichiarato:
"Questo accordo è un passo atteso da tempo, che abbiamo sostenuto per oltre un anno, chiedendo con insistenza un cessate il fuoco. Tuttavia, non può cancellare la tragedia di 50.000 morti civili palestinesi, né quella delle vittime israeliane degli attacchi terroristici perpetrati da Hamas. L'inutile distruzione di Gaza avrebbe potuto essere evitata se la risposta militare si fosse attenuta alle regole del diritto internazionale che disciplinano la legittima difesa.
"Garantire la durata del cessate il fuoco e assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi è ora imperativo. Le istituzioni europee devono guidare gli sforzi per gli aiuti umanitari e la ricostruzione materiale, ma anche politica. Una soluzione a due Stati, in cui Israele e Palestina coesistano in pace, sicurezza e dignità, è l'unica strada sostenibile per il futuro."
Nacho Amor Sánchez, portavoce S&D nella commissione Affari esteri del Parlamento europeo, ha dichiarato:
"Accogliamo con favore il recente accordo tra Hamas e Israele sul rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, facilitato dall'amministrazione Biden. Se Israele ha il diritto all'autodifesa, l'uso di punizioni collettive non è mai giustificato. La crisi umanitaria a Gaza ha raggiunto un punto critico, con il nord di Gaza sull'orlo della carestia.
L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden
"È imperativo che Israele permetta il flusso di aiuti umanitari. Ribadiamo il nostro appello affinché la Knesset elimini le restrizioni alle attività essenziali dell'UNRWA, che sono vitali per la sopravvivenza dei palestinesi. La sofferenza di civili innocenti deve finire."