Scuola Superiore Sant'Anna

04/19/2024 | News release | Distributed by Public on 04/19/2024 02:19

Robosoft 2024, la conferenza internazionale per esplorare le ultime frontiere della soft robotics. Il contributo dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna

  • Istituto di BioRobotica

Robosoft 2024, la conferenza internazionale per esplorare le ultime frontiere della soft robotics. Il contributo dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant'Anna

Data pubblicazione:19.04.2024
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Arianna Menciassi, prorettrice della Scuola Sant'Anna e docente ordinaria di bioingegneria industriale, e Linda Paternò, ricercatrice di bioingneria industriale dell'Istituto di BioRobotica, hanno partecipato alla settima edizione di Robosoft 2024, la conferenza internazionale sulla soft robotics in programma a San Diego (Stati Uniti d'America) dal 14 al 17 aprile 2024. Il tema di quest'anno è stato "Soft Robotics for Exploration": intrecciando tecnologia, ambiente e innovazione, la conferenza ha affrontato le esigenze dell'esplorazione in campo scientifico, che richiedono sistemi adattivi, resilienti e autonomi, sia che si tratti di mappare la superficie terrestre e le profondità oceaniche, sia che si tratti di ispezionare il corpo umano.

La soft robotics in ambito medico e chirurgico

Arianna Menciassi ha coordinato la sessione plenaria intitolata "Medical Applications of Soft Robotics: Mirage or Keystone?": una indagine delle varie soluzioni di soft robotics nel campo della robotica medica, dai dispositivi indossabili e impiantabili ai simulatori ad alta fedeltà, dagli organi artificiali ai manipolatori per la chirurgia robotica.
La sessione plenaria è stata anche l'occasione per presentare le attività della Surgical Robotics and Allied Technologies Area, l'area di ricerca coordinata proprio da Arianna Menciassi, la cui sfida principale è quella di colmare il divario tra diagnosi e terapia sviluppando piattaforme, tecnologie abilitanti e componenti in grado di trattare diverse patologie all'interno del corpo.

Il contributo della Scuola si è esteso anche all'intervento di Linda Paternò, che ha approfondito il recente lavoro del gruppo sullo sviluppo di una vescica urinaria artificiale soft e biomimetica, dotata di capacità di autocontrazione grazie a muscoli idraulici artificiali intelligenti a forma di palloncino. Il dispositivo può rappresentare una speranza per chi ha perso o compromesso la funzionalità biologica della vescica.

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