01/24/2025 | News release | Distributed by Public on 01/23/2025 22:26
"Caro Assessore, ti scrivo per manifestarti tutte le nostre perplessità e i forti timori inerenti la prossima introduzione, in forma obbligatoria dal 1° gennaio 2026, del cosiddetto Quaderno di Campagna informatizzato istituito con DM 01/03/2021 del Mipaaf e formalizzato mediante le istruzioni operative n. 58 di Agea del 21 maggio 2024".
Comincia così la lettera che il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli, ha inviato all'assessore all'agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, per farlo partecipe delle preoccupazioni degli agricoltori lombardi sulla introduzione di norme particolarmente penalizzanti ed estremamente burocratizzate per il Quaderno di Campagna.
"Non solo, afferma Boselli, ho anche informato di questa iniziativa anche il nostro presidente nazionale, Massimiliano Giansanti, e ho invitato i colleghi presidenti delle organizzazioni regionali del Nord Italia a scrivere analoga lettera ai rispettivi assessori regionali per allertarli su questo argomento".
Dati ed informazioni particolarmente dettagliate ed onerose da raccogliere, organizzare e inserire nei computer. Sono richiesti i piani di coltivazione dettagliati fino alla singola parcella, l'indicazione delle diverse fasi colturali e fenologiche, gli specifici trattamenti sulle singole colture corredati da data di trattamento, di specifico prodotto utilizzato e la modalità di distribuzione. Ma anche i trattamenti sui prodotti agricoli e sulle sementi, anche qui con indicazione di data/ora di trattamento, quantitativo e modalità di esecuzione. Ancora: informazioni sulla fertilizzazione organica e chimica con tutto il corredo di informazioni specifiche. Poi, registro delle irrigazioni con la superficie interessata, il tipo di distribuzione e l'eventuale impiego della fertirrigazione. Ancora, notizie sullo stoccaggio, sui macchinari presenti in azienda e data del controllo funzionale. E per finire notizie sugli operatori con ruolo, anagrafica operatore, numero certificato abilitazione del patentino o certificato di abilitazione rilasciato dalle Regioni o Province autonome.
"È del tutto evidente che tale mole di informazioni, prosegue Boselli, il cui flusso non potrà che essere gestito con difficoltà dai centri di assistenza agricoli, si tradurrà in un'ulteriore pesante gestione burocratica per gli agricoltori che dovranno sobbarcarsi anche i relativi oneri economici. E I benefici per chi saranno, per le amministrazioni, che in questo modo potranno svolgere controlli più accurati e in forma automatica?"
La scelta nazionale di optare per una tal mole di informazioni eccede a dismisura gli obblighi previsti dalla normativa comunitaria che introduce dal 1° gennaio 2026 l'obbligo informativo solamente per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, fra l'altro prevedendo un periodo transitorio fino al 1° gennaio 2030, con tempistiche più lunghe per l'invio dei dati in formato elettronico rispetto a quanto previsto da Agea.
Al termine di questa ampia e documentata descrizione, Boselli, chiude la sua nota all'assessore con un appello, chiedendo: "Un forte impegno per bloccare immediatamente l'implementazione in via generale di quanto chiesto da Agea e limitare gli obblighi a quanto richiesto dalla Comunità , apparendo evidente, come detto, che l'eventuale varo di un sistema informativo così complesso porterà solo ad oneri agli agricoltori e ai centri di assistenza agricoli. In un momento di forte difficoltà delle imprese vocate alle produzioni vegetali (che sarebbero le più colpite da questo obbligo) sarebbe un concreto atto di tutela, nel perseguimento del processo di semplificazione e sburocratizzazione auspicato anche dalla Dichiarazione di Budapest lo scorso 8 novembre; dobbiamo opporci a tale sistema ideato da Agea".