Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

05/14/2024 | Press release | Distributed by Public on 05/14/2024 09:21

STATUTO. AULA APPROVA MOZIONE SU MODIFICHE DISCIPLINA REFERENDARIA

STATUTO. AULA APPROVA MOZIONE SU MODIFICHE DISCIPLINA REFERENDARIA

14.05.2024
17:13
(ACON) Trieste, 14 mag - Il Consiglio regionale esprime parere favorevole sulle proposte emendative approvate dalla Commissione Affari costituzionali inerenti la proposta di legge costituzionale 19 su "Modifiche alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, recante Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia", approvata dall'Aula nella seduta del 31 gennaio 2023.

È quanto emerge dalla mozione 70 presentata dal Centrodestra che l'Assemblea legislativa regionale ha accolto a maggioranza, dopo un dibattito di circa un'ora durante il quale i favorevoli, a cominciare dalla Giunta, hanno difeso la bontà del documento affermando che è un primo passo politico verso la tutela del principio di autonomia della Regione quando oggi c'è una prevaricazione del Parlamento sulle sue decisioni. I contrari, invece, hanno affermato la non urgenza di quanto imposto all'Aula senza preavviso (la mozione 70 è stata depositata il 21 marzo scorso, è stato fatto presente), svilendo la Conferenza dei capigruppo nello stabilire i lavori della seduta.

Cuore della mozione sono le tre modifiche che la Commissione Affari costituzionali sottoporrà al Parlamento per altrettanti punti della proposta 19: il primo suggerisce di modificare l'espressione edilizia popolare con edilizia residenziale pubblica; il secondo affianca le funzioni di programmazione a quelle amministrative per determinate materie di cui la Regione ha potestà legislativa; il terzo rinvia a una legge regionale l'iniziativa e il quorum richiesti per la validità del referendum confermativo sulle leggi statutarie, senza mettere in discussione l'istituto di partecipazione democratica - è stato spiegato - ma con il presupposto che detti aspetti debbano essere rimessi al legislatore regionale.

Sono tutte modifiche - è stato ribadito dalla Maggioranza - su cui si è ritenuto che l'Aula dovesse esprimere parere favorevole, poiché non incidono su quanto già oggetto di approvazione da parte del Consiglio regionale ma lo integrano, adeguando lo Statuto regionale alla realtà dell'attuale ordinamento costituzionale (modifica del Titolo V e principio di sussidiarietà) e al crescente fenomeno dell'astensionismo verso i quesiti referendari.

E su questo aspetto, il più dibattuto in Aula, sempre i firmatari della mozione hanno presentato anche un ordine del giorno ad essa collegato, poi approvato, con cui si afferma che il Consiglio regionale promuove un'iniziativa legislativa entro 6 mesi dalla promulgazione delle modifiche dello Statuto di autonomia, volta a disciplinare l'iniziativa e il quorum richiesti per la validità del referendum. La consultazione popolare va indetta perché è importante farlo, ma si deve evitare che una risicata minoranza di elettori - è stata ancora la spiegazione di Giunta e consiglieri di Centrodestra - possa inficiare la volontà espressa a maggioranza assoluta dai componenti del Consiglio regionale.

Tra coloro che hanno detto no alla mozione c'è stato chi ha parlato di inutilità dell'azione in quanto il Parlamento farà ciò che vuole della norma statutaria votata dal Fvg, di norme elettorali che dovrebbero essere scritte pensando di essere quella minoranza che va tutelata, di atto poco trasparente e dunque poco comprensibile, di quorum minimo al referendum confermativo che compromette i presupposti stessi della partecipazione alla pratica referendaria e svilisce il processo democratico, di modifiche imposte a una legge regionale di modifica senza che vi sia stato il necessario dibattito in Aula, di azioni che rendono l'esercizio della democrazia ancora più complicato. ACON/RCM-fc