A Taranto il ricordo dei caduti a Capo Matapan (Statistics)

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Dal 25 al 26 marzo scorsi, si è svolto a Taranto, coordinato dal Comando Interregionale Marittimo Sud, l'ottavo raduno dell'Associazione Nazionale "Capo Matapan - Mare Nostrum" per rendere omaggio agli oltre 2.300 marinai che 82 anni fa persero la vita nella battaglia combattuta nelle acque a sud del Peloponneso tra una squadra navale della Regia Marina italiana sotto il comando dell'ammiraglio di squadra Angelo Iachino, e la Mediterranean Fleet britannica comandata dall'ammiraglio Andrew Cunningham. La battaglia in sé si compone di due scontri distinti: uno combattuto nei pressi dell'isolotto di Gaudo, tra mattina e pomeriggio del 28 marzo, e un secondo al largo di Capo Matapan (Creta) nella notte tra il 28 ed il 29 marzo.

Nei due giorni del raduno, i soci di "Capo Matapan - Mare Nostrum" unitamente ad alcuni rappresentanti delle Associazioni Nazionali Marinai d'Italia, hanno avuto l'opportunità di visitare la Fregata Europea Multi Missione Carabiniere, ormeggiata presso la Stazione Navale Mar Grande, e il Castello Aragonese.

Tra le attività organizzate merita una particolare menzione la conferenza di carattere storico dal titolo "Gaudo e Matapan" tenutasi presso la galleria meridionale del Castello Aragonese il pomeriggio del 25 marzo. Alla presenza di autorità cittadine civili e militari, l'ammiraglio (riserva) Patrizio Rapalino, già Direttore della Rivista Marittima e docente di Storia presso l'Accademia Navale e il 1° luogotenente (riserva) Michele Fiorentino, coordinatore dell'associazione, hanno presentato ai numerosi presenti interessantissimi approfondimenti sul contesto storico e geopolitico all'epoca dei fatti e sui risvolti umani del tragico evento.

"Porto i saluti sinceri del Sig. Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino e di tutte le donne e uomini della Marina Militare.Oggi, ricordando e rendendo doveroso omaggio ai caduti di Capo Matapan, vogliamo altresì ricordare i più alti valori cha animano tutti coloro che hanno operato e continuano ad operare silenziosi sul mare, a tutela degli interessi nazionali, offrendo al Paese, e in particolare alle nuove generazioni, una testimonianza di professionalità, dedizione, abnegazione e coraggio" le parole del Comandante Interregionale Marittimo Sud, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, nel corso del suo indirizzo di saluto.

La mattina del 26 marzo, la Santa Messa celebrata presso il Duomo di Taranto dal cappellano militare Don Pasquale Didonna, l'esibizione della fanfara di presidio e il lancio delle corone nel canale navigabile sono stati gli atti conclusivi di un evento che ha voluto ricordare chi, senza distinzioni di grado, di epoca, di gesta, di status, ha offerto la propria vita al mare per salvaguardare l'interesse collettivo.