Fondazione Don Carlo Gnocchi - Onlus

03/29/2024 | News release | Distributed by Public on 03/29/2024 04:50

Sport e disabilità a braccetto, grazie alla collaborazione fra Liceo sportivo e Don Gnocchi

Sport e disabilità a braccetto grazie alla collaborazione fra il mondo della scuola e la Fondazione Don Gnocchi. Si sono infatti svolti nel mese di marzo ripetuti incontri fra rappresentanze di operatori e ospiti del Centro "Multiservizi-Fondazione Don Gnocchi" di Legnano (nella foto) e docenti e studenti del Liceo scientifico sportivo "Galileo Galilei" di Legnano, il cui scopo è stato quello di raccontare "la fragilità" e approfondire tecniche e metodi che gli studenti potrebbero mettere in atto a seconda del lavoro che andranno a svolgere una volta terminati gli studi.

«Il primo incontro con i giovani studenti - racconta Monica Garagiola, responsabile della struttura legnanese della Fondazione - si è svolto al Liceo, con la presenza dei nostri colleghi Antonio Spinelli, referente delle attività sportive e ricreative della Fondazione Don Gnocchi, e Floriana Casiraghi, educatrice professionale del "Centro Multiservizi" di Legnano. I loro interventi si sono incentrati sul valore educativo dello sport, a partire dalle attività che si svolgono ogni settimana e che vengono svolte nel corso dell'anno nei nostri servizi. Successivamente, in accordo con le professoresse di educazione fisica e le coordinatrici del Centro Multiservizi, Veronica Arrigoni e Federica Ciancia, sono state organizzate tre giornate durante le quali gli studenti delle classi quarta e quinta del Liceo sportivo "Galilei" hanno avuto la possibilità di sperimentarsi nella promozione di attività sportive inclusive dedicate alle persone con disabilità, nella cornice naturale del meraviglioso Parco Ila, che ospita la struttura della Fondazione Don Gnocchi a Legnano».

Si è trattato di un momento molto emozionante, che ha visto coinvolti giovani sportivi con un futuro da allenatori, preparatori atletici e persone con disabilità , che hanno saputo accogliere con grande entusiasmo attività nuove e persone nuove. «Per noi - aggiunge Monica Garagiola - è stata un'ottima occasione anche per seminare inclusione, per gettare le fondamenta di una cultura sempre più improntata a progettare e vivere esperienze insieme, in rete, valorizzando il contributo che ciascuno può dare. E' stato molto bello vedere gli studenti rapportarsi con la disabilità, senza paura e senza imbarazzi. La naturalezza delle relazioni che si sono instaurate ha permesso di vivere tre giornate intense e piene di emozioni. Le attività proposte sono state il calcio, i percorsi ad ostacoli, il sitting volley, i giochi di mira e baskin, il tutto riadattato in base alle esigenze delle persone coinvolte. I gruppi di persone si sono alternati e tutti sono riusciti a sperimentare ogni proposta, con le proprie modalità e con grandi sorrisi. Gli operatori presenti, educatori e operatori socio sanitari, hanno portato la loro esperienza professionale per trasmettere l'importanza che lo sport, ma soprattutto le relazioni positive e lo scambio con il mondo esterno, hanno sulle persone con disabilità . Alle giornate erano presenti anche volontari, tirocinanti e ragazzi del Servizio civile universale, che hanno contribuito alla buona riuscita degli eventi».

Al termine di ogni mattinata, gli studenti hanno condiviso con gli operatori le proprie emozioni rispetto alle attività svolte. Alcuni hanno anche fatto domande, posto interrogativi per esplorare ed entrare più in confidenza con questa realtà, dove ci si incontra e scontra con il limite fisico e mentale. Gli operatori hanno provato a trasmettere l'importanza di far sperimentare il limite, seppure in un momento di gioco, e l'importanza della capacità di instaurare una comunicazione empatica per saper ascoltare ciò che le persone con disabilità accolte nei servizi della Fondazione hanno da dire, sia con la comunicazione verbale che con quella non verbale. Insomma, giornate all'insegna dello sport e del divertimento.

«Fate del vostro lavoro il vostro divertimento», è stato il suggerimento ai ragazzi da parte di Chiara, un'educatrice professionale del Centro. Il segreto di far bene il proprio lavoro è infatti proprio quello di riuscire a trovare il divertimento in quello che si fa, sia che riguardi il lavoro con la disabilità, sia qualsiasi altro lavoro. «Mi compiaccio con il Liceo Galileo Galilei, con i docenti e gli alunni delle due classi e con gli operatori del Centro "Multiservizi", per il grande lavoro collettivo grazie al quale è stato possibile organizzare le giornate - è il commento soddisfatto di Antonio Spinelli, uno dei protagonisti dell'iniziativa -. L'attenzione, la sensibilità e la disponibilità degli studenti hanno regalato agli utenti del nostro Centro tre giornate di divertimento e sport. Iniziative come queste vanno supportate e caldeggiate affinché altre scuole, anche a Milano, seguano l'esempio di quanto abbiamo fatto a Legnano».