05/21/2024 | Press release | Distributed by Public on 05/21/2024 01:06
21 maggio 2024 - Il 57% dei C-suite italiani del settore dei servizi finanziari prevede una crescita moderata del risultato economico del proprio business rispetto allo scorso anno, anche se permane preoccupazione per i conflitti geopolitici e le possibili conseguenti tensioni commerciali (60%). Nonostante questo, prevale un cauto ottimismo per le prospettive macroeconomiche del Paese: il 65% degli intervistati prevede una sostanziale stabilità .
È quanto emerge dalla prima edizione dello studio "Financial Services Strategic Outlook 2024", realizzato da EY in collaborazione con SWG, intervistando il top management delle più importanti banche, assicurazioni e società di wealth & asset management del Paese, sulle loro aspettative per i prossimi 12 mesi, nonché sulle loro strategie per la creazione di valore a lungo termine.
L'analisi evidenzia quali fattori di rischio maggiormente percepiti nell'attuale fase di mercato: la disruption legata alla trasformazione digitale e le connesse tematiche di cyber security (84%) e le evoluzioni regolamentari (69%). A fronte di ciò, quasi 1 C-level su 2 (46%) dichiara che nei prossimi 12 mesi adotterà un approccio attendista, esaminando le potenziali opportunità sul mercato con l'obiettivo di essere pronto ad agire una volta terminata la situazione di incertezza, e soltanto il 19% degli intervistati dichiara che intraprenderà azioni di derisking o asset disposal per aumentare la liquidità e le riserve di capitale.
Non tutti però ritengono che nel 2024 l'adozione dell'AI sarà essenziale per rimanere competitivi (42%), probabilmente stante ancora il grado di bassa maturità dell'adozione di tali tecnologie.
La crescita organica appare la decisione preponderante per conseguire lo sviluppo aziendale (58%) sebbene le opportunità di acquisizioni si rilevino comunque importanti per estendere e/o diversificare il proprio business (42%). Tra gli ambiti di sviluppo principali si punta a migliorare le capacità tecnologiche (85%) e a rinnovare la l'offerta di prodotti e servizi (50%). La costruzione di ecosistemi, alleanze e partnership (39%) e l'integrazione della sostenibilità nei prodotti e servizi (39%) costituiscono elementi importanti per gli sviluppi futuri.
A fronte di un'ipotesi di scenario di futura riduzione dei tassi, gli intermediari finanziari prevederebbero di puntare sulla ricerca di altre iniziative per incrementare i ricavi (54%) e sulla ridefinizione del mix di prodotti e servizi (50%); non appare invece così rilevante rivedere le strategie di prezzo (27%).
L'adozione di nuove tecnologie per abilitare nuovi business viene considerata la principale leva di diversificazione delle fonti reddituali (50%) seguita dallo sviluppo dei servizi di bancassurance (42%) che potrebbe rappresentare la tendenza di una maggiore integrazione tra il sistema bancario e assicurativo