ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione

04/10/2024 | News release | Distributed by Public on 04/10/2024 01:17

Verbania, licenziamento della segretaria comunale. Anac chiede il riesame per ‘fumus di...

Verbania, licenziamento della segretaria comunale. Anac chiede il riesame per 'fumus di correlazione'

Anac chiede al Comune di Verbania il riesame del provvedimento di revoca dell'incarico di Segretario Comunale.
Con delibera n.166 del 26 marzo 2024, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ravvisa un 'fumus di correlazione' fra le misure adottate nei confronti della segretaria comunale nonché responsabile anticorruzione del Comune, e l'attività svolta dalla stessa segretaria in materia di prevenzione della corruzione. Per tale ragione, Anac chiede il riesame delle misure adottate, e assegna all'Amministrazione di Verbania trenta giorni per dare comunicazione all'Autorità delle determinazioni assunte.

Nel corso del 2023, la segretaria comunale di Verbania era stata oggetto di numerose contestazioni da parte dei vertici dell'amministrazione, culminate nel provvedimento di revoca dello scorso 12 marzo 2024.
"Tali contestazioni - scrive Anac - sarebbero mosse dal presunto rifiuto, da parte del Segretario generale, di intervenire sugli esiti di un concorso per la copertura di un posto a tempo pieno e indeterminato di Dirigente Responsabile dei Servizi Finanziari, indetto dal Comune". Nel ricordare che "i processi amministrativi di reclutamento del personale sono riconducibili all'area di rischi corruttivi e trasparenza", l'Autorità fa presente che "la concomitanza sotto il profilo temporale dell'inizio delle condotte asseritamente vessatorie con un'attività correlata ad un'area di rischio mappata nel Piano Anticorruzione e sottoposta a monitoraggio costituisce elemento indiziario della possibile connessione con le funzioni espletate in materia di prevenzione della corruzione. Le suddette condotte sarebbero infatti state poste in essere per la prima volta all'inizio del mese di maggio 2023, a breve distanza dall'avvenuta approvazione e pubblicazione sul sito istituzionale della graduatoria concorsuale definitiva".
Aggiunge Anac: "Si evidenzia che altri inadempimenti contestati alla Responsabile Anticorruzione appaiono riconducibili a misure di prevenzione della corruzione inserite nel Piano, come a titolo esemplificativo la nomina del Gestore delle segnalazioni antiriciclaggio.

Appare pertanto incoerente che la contestazione di mancata approvazione del Piano sia stata posta a fondamento dell'atto di avvio del procedimento di revoca dell'incarico di Segretario generale, atteso che all'atto della contestazione del ritardo (1.6.2023) il relativo termine non era ancora scaduto. Peraltro, la definitiva approvazione del documento era in carico all'organo di indirizzo politico, e non poteva essere addebitata al Segretario, che viceversa aveva trasmesso la bozza di Piano per l'approvazione con significativo margine di anticipo rispetto ai termini sopra indicati e aveva posto in essere tutte le iniziative per garantire la sollecita approvazione del Piano".
"Si evince, pertanto, che il provvedimento di revoca dell'incarico di Segretario generale è correlato, seppur non in via esclusiva, alle funzioni espletate quale Responsabile Anticorruzione".

"Occorre, infine, prendere in considerazione - conclude Anac - la significativa mole di contestazioni scritte partecipate nei confronti della Segretaria comunale da parte dell'amministrazione in meno di un anno (a partire dal mese di maggio 2023 fino all'adozione del provvedimento di revoca del 12.3.2024), che riguardano inadempimenti di varia natura, sia riferiti alle competenze del Responsabile anticorruzione che ai doveri di Segretario generale. Tali numerose contestazioni, la cui fondatezza verrà accertata dagli organi competenti nelle opportune sedi, denotano comunque un clima di isolamento istituzionale e scarsa collaborazione con la Responsabile Anticorruzione, incidendo negativamente sulla possibilità di svolgere l'incarico con piena autonomia ed effettività, che viceversa dovrebbe essere garantita proprio dall'organo di indirizzo politico, abilitato dal legislatore ad adottare tutte le modifiche organizzative necessarie affinché ciò avvenga".

Ultimo aggiornamento10/04/2024, 7:06

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L'amministrazione ha trenta giorni di tempo per dare comunicazione all'Autorità delle determinazioni assunte