Ministry of the Interior of the Italian Republic

04/16/2024 | News release | Distributed by Public on 04/16/2024 06:38

La contraffazione online, un report del Viminale in collaborazione con Amazon per efficaci sinergie di contrasto al fenomeno

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Polizia di Stato
16 Aprile 2024
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Ultimo aggiornamento
Martedì 16 Aprile 2024, ore 14:25
Strumento di condivisione per salvaguardare i consumatori, le piccole e medie imprese nazionali e tutelare il Made in Italy

Contribuire ad ampliare la rete dei soggetti impegnati nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, favorendo la collaborazione tra pubblico e privato a ogni livello per sviluppare attività di formazione e strumenti di condivisione. Questo l'obiettivo del report "La contraffazione online - Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto", realizzato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale (dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero) in collaborazione con Amazon.

Presentato la settimana scorsa presso il centro distribuzione Amazon di Novara alla presenza del direttore del Servizio analisi criminale, Stefano Delfini, e del team di Amazon Italia, il report riassume le rispettive esperienze nel contrasto alla contraffazione online, anche allo scopo di migliorare la sinergia tra enti pubblici e aziende private. In quest'ottica, ha partecipato ai lavori anche Indicam, associazione di imprese per la tutela della proprietà intellettuale e la prevenzione delle pratiche di commerciale sleale.

Secondo i dati del report, a fronte della sensibile crescita del commercio elettronico negli ultimi anni, la criminalità ha colto il mutamento del mercato e si è adattata ai nuovi scenari, ponendo di conseguenza nuove sfide al law enforcement".

In risposta, a partire dal 2019 e sino al 2023 si è registrato un continuo incremento delle operazioni di prevenzione e contrasto al commercio online di beni contraffatti, passate da 11 a 135 in ambito penale e da 2 a 374 in ambito amministrativo.

Tra i canali maggiormente utilizzati per la compravendita si segnalano i social network, i siti fraudolenti che clonano quelli ufficiali, i principali marketplace, le applicazioni di messaggistica istantanea, i web-forum e le chat, utilizzate per promuovere, pubblicizzare e recensire le merci contraffatte sul mercato online.

Il documento è finalizzato a condividere il patrimonio conoscitivo sulla contraffazione online tra pubblico e privato, fornendo indicazioni e spunti di approfondimento a tutte le istituzioni e gli enti coinvolti nella tutela della proprietà intellettuale, salvaguardando così anche i consumatori, le piccole e medie imprese nazionali e il settore del "Made in Italy".