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05/08/2024 | News release | Distributed by Public on 05/09/2024 02:04

La community dei progetti di innovazione sociale del FIS

Creato il: 8 Maggio 2024

Si è svolta, presso l'Hub LVenture Group di Roma Termini, la giornata di scambio delle esperienze dei 16 progetti di innovazione sociale realizzati da diversi Comuni in tutta Italia, grazie al programma Fondo Innovazione Sociale (FIS) attuato dal Formez.

La Giornata di scambio di conoscenza della comunità di pratica del Fondo Innovazione Sociale rientra tra le attività del programma triennale Fondo Innovazione Sociale (FIS) che prevede momenti di restituzione e condivisione collettiva dei progetti avviati grazie all'intervento di sperimentazione, attuato dal Formez. Un'opportunità collettiva di scambio di informazioni e input utili allo sviluppo e al consolidamento delle esperienze, degli interventi e delle future politiche pubbliche ad impatto sociale. Si è trattato di un incontro che ha favorito l'attivarsi di dinamiche di apprendimento collaborativo e rafforzamento di network professionali all'interno della "Comunità FIS". Enti locali, partner attuatori dei progetti sperimentali, pubblici e privati, (tra cui Enti del Terzo settore, altre PA, Università) hanno arricchito con la loro esperienza questo workshop.

Il programma FIS

Il Programma Fondo Innovazione Sociale (FIS) è il primo intervento nazionale a titolarità pubblica sull'innovazione sociale volto a rafforzare la capacità delle amministrazioni di realizzare progetti in grado di generare e sperimentare soluzioni, modelli e approcci nuovi per rispondere ai crescenti bisogni sociali. Nell'ambito delle risorse stanziate, finanzia progetti di innovazione sociale di amministrazioni locali nell'ambito delle macroaree di intervento: inclusione sociale, animazione culturale e lotta alla dispersione scolastica. Formez è il soggetto attuatore delle attività di supporto ai Comuni beneficiari. Il FIS è un patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze utili anche per nuove platee di amministrazioni, ma anche, in prospettiva, un meccanismo stabile e replicabile di finanziamento di progetti ad innovazione sociale e di erogazione dei servizi pubblici, una modalità nuova di investimento e una nuova politica basata sulla misurazione degli impatti e sugli incentivi legati ai risultati.

I progetti di innovazione sociale

Di tutti i progetti, avviati con il FIS, il 73% è caratterizzato da interventi di inclusione sociale, il 23% da azioni di animazione culturale e il 5% si occupa di lotta alla dispersione scolastica. In particolare, 7 sono i progetti attivi in materia di rigenerazione urbana, 6 si occupano di community welfare, 6 di housing sociale, 5 di attivazione giovanile, 5 di imprenditorialità, 3 di occupazione, 2 di disabilità, 2 di partecipazione culturale, 2 di silver economy, 1 di agricoltura sociale, 1 di educazione finanziaria (da Monitoraggio dei progetti in corso della pagina Innovazione sociale del sito del Dipartimento dell Funzione pubblica).

Hanno partecipato e discusso i loro progetti i Comuni e partner di: Bergamo con hOLD on: invecchiamento rigener-Attivo, Campobasso con Educommunity, Catanzaro con Ia-Ia-ò - Rete di fattorie sociali per l'inclusione e l'autonomia delle persone con disabilità e dei care leavers, Cuneo con Communal Living, Fermo con Spazio Betti, Firenze con Flor@work, Lecce con Officine Mezzogiorno, Lucca con il progetto CO-MIX - Co-generare Mixité inclusive nella città, Milano con Un acceleratore per l'economia di territorio, Novara con Mai troppo tardi", Padova con Social Welfare District, Perugia con Intergenerational Housing Projects, Prato con RigenERPrato, Torino con Homes4All, Trapani con Micro Hub, Siracusa con Habitat.

La capacity building

In linea con la finalità del FIS di "potenziare l'innovazione sociale secondo gli standard europei attraverso la realizzazione di studi di fattibilità e lo sviluppo di capacità delle pubbliche amministrazioni sulla base dei risultati conseguibili", Formez ha lavorato alla sua attuazione in un percorso avviato dal 2021, accompagnando i Comuni e insieme, i loro partner nelle fasi progressive del programma (Intervento I e II) e dei progetti. Un percorso caratterizzato da momenti di apprendimento collettivo e da cicli di incontri one to one chiamati outcome team, per il rafforzamento della capacità progettuale dei Comuni e per costruire progetti che sono successivamente diventati interventi a favore dei beneficiari individuati, sviluppando forme nuove di partneriati e operando dall'inizio in funzione dell'impatto sociale.

Il valore aggiunto dell'approccio innovativo, la risposta dei progetti

Comuni e città pilota stanno così elaborando una strategia innovativa di risoluzione dei bisogni sociali intercettati e apprendendo e sperimentando, anche nelle loro organizzazioni, abilità, competenze, logiche e approcci basati sull'impatto sociale nelle politiche pubbliche e nei territori. Amministrazioni pubbliche, insieme ad altri soggetti stanno provando rispondere efficacemente ai bisogni soaciolai, accentuati anche dalle diseguaglianze crescenti, tra cui come usare il patrimonio pubblico, come risolvere la questione abitativa, come sostenere e far incontrare giovani e anziani, come supportare il sistema sociosanitario, come favorire inclusione sociale di giovani e o categorie svantaggiate, come rigenerare dal basso tessuti sociali ed economici di quartiere in declino. "Abbiamo visto e ascoltato dalle parole dei Comuni e partner attuatori come hanno concepito e poi iniziato a costruire questi progetti FIS sperimentali, utilizzando le 'leve dell'innovazione sociale', cioè con un modo diverso di affrontare e intervenire sulle questioni ,da parte della PA, orientato all'impatto e ai risultati, attraverso una collaborazione solida con partner pubblici e privati e una governance coesa sugli obiettivi. Abbiamo visto i primi risultati concreti sui destinatari di questi interventi, giovani, famiglie in difficoltà economiche, anziani a rischio di sfratto, fasce fragili di popolazione, ma anche i giovani e spazi da recuperare per usi collettivi, sociali e culturali, come anche per economia di vicinato e di prossimità" ha commentato Cinzia Di Fenza, responsabile del progetto attuato dal Formez - ha poi proseguito - "per fare davvero innovazione sociale nelle città è necessario, un approccio nuovo e un cambio di mentalità delle amministrazioni, nonché della policy e del decision making, precondizione immateriale e leva chiave. Concepire, e lavorare fin da subito sui risultati, con una governance allargata e competente, dalla formulazione dell'idea progettuale all'intervento, può rappresentare la base di politiche pubbliche".

Questi progetti rispondono ad un input che promuove un nuovo modo di fare progettazione sociale e che porta a valutarli in base al loro risultati e alla loro capacità di fare innovazione sociale. Non sempre i Comuni promotori di questi nuovi progetti ne possono portare il peso finanziario ed è qui che giuocano un ruolo fondamentale anche i partner privati. È qui che si possono sperimentare nuove soluzioni come il social impact invest o il venture philantropy. Come la stessa Mara Airoldi, Direttore Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, dell'Università di Oxford, intervenuta alla giornata di lavoro,ha sottolineato "Rispetto all'Italia, dal punto di vista del capitale iniziale va capito chi può giocare questo ruolo, le banche da quello che ho sentito in questa sede hanno qualche difficoltà. L'impact invest e il Venture Philanthropy in particolare, potrebbero giocare un ruolo importante nell'offrire il finanziamento iniziale. Le fondazioni sono organizzate per valutare e scegliere progetti e organizzazioni da supportare. Le fondazioni, in progetti outcomes-based, possono chiedere che il capitale iniziale sia rimborsato dall'amministrazione pubblica, se il progetto effettivamente ha successo e produce gli outcome sociali desiderati, al fine di poter reinvestire il capitale in successivi progetti. Se però il progetto non raggiunge i risultati desiderati ed è stato piuttosto un'opportunità per imparare, la fondazione può assumersi questo costo e lasciare il finanziamento come donazione, senza pesare sulle tasche dei contribuenti. L'orientamento potrebbe essere di rivolgersi a quelle fondazioni più dinamiche capaci di assumersi il rischio". Le strade sono aperte e da sperimentare, ma ormai necessarie per rispondere efficacemente ai bisogni sociali emergenti.

La Airoldi ha sottolineato, infine, come la restituzione dell'esperienza dei Comuni sia stata connotata dalla capacità di raccontare onestamente "successi e anche delle delusioni. Così si impara. Spesso non si dice mai abbiamo fatto fatica ma questo denota onestà. Avete parlato tanto di collaborazione, di spazi fisici nelle città di rigenerazione e di spazi virtuali di piattaforme che diverse organizzazioni che mettono insieme domanda e offerta. Avete parlato di prevenzione di interventi pensati prima che le problematiche diventino \croniche. Interventi a supporto di famiglie a basso reddito che supportate con azioni ad hoc. Avete parlato di innovazione di cambiare le prospettive interventi per risolvere le problematiche in modo diverso.

Cinzia Di Fenza ha concluso dicendo che "la giornata di oggi ci racconta il cambio di un approccio che caratterizza questo nuovo modo di lavorare. In fondo la capacità amministrativa significa agire guardando alle aspettative e ai bisogni dei destinatari. Questi progetti hanno provato ad uscire dalle logiche della PA, ad innovare anche malgrado condizionamenti e vincoli tipici dell'operare pubblico che rischiano di imbrigliare questi progetti innovativi. Ma la sfida è proprio questa: andare un pochino oltre. Stiamo lavorando per far continuare l'intervento del Fondo Innovazione sociale per consentire a queste sperimentazioni di potersi consolidare e divenire replicabili altrove. Che l'esperienza del FIS possa essere capitalizzata per finanziare politiche locali ad impatto".

Guarda le presentazione dei progetti:

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Data pubblicazione:
Mercoledì, 8 Maggio, 2024 - 11:29