09/17/2021 | News release | Archived content
AGGIORNAMENTO 17 SETTEMBRE: I primi otto nuclei familiari ospiti delle parrocchie
LA TESTIMONIANZA SUL TGR LAZIO
(17 settembre)
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AGGIORNAMENTO DEL 15 SETTEMBRE
Inizia oggi l'accoglienza delle famiglie afghane nelle parrocchie di Roma promossa dalla Diocesi in collaborazione con la Prefettura. Otto nuclei familiari, trentotto persone molte delle quali bambini, saranno ospiti delle comunità parrocchiali dopo aver terminato il periodo di isolamento negli 'hotel-Covid'. Si tratta di una prima parte dei nuclei che saranno inseriti nei programmi di solidarietà coordinati dalla Caritas diocesana che arrivano nelle parrocchie in questo giorno particolare, memoria liturgica di Maria Addolorata, che la Diocesi dedica alla preghiera, al digiuno e alla solidarietà con il popolo afghano.
Alle ore 21, nella comunità parrocchiale dei Santi Fabiano e Venanzio, si svolgerà un momento di preghiera che sarà presieduto dall'arcivescovo monsignor Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma; porterà la sua testimonianza padre Giovanni Scalese, barnabita, superiore della Missio sui iuris in Afghanistan, che a lungo è stato missionario nel Paese asiatico e che è rientrato in Italia in seguito alla presa di potere da parte dei talebani. Racconterà dei suoi giorni a Kabul anche suor Shahnaz Bhatti, 45 anni, della congregazione di Santa Giovanna Antida, è in Italia da poco più di due settimane. La celebrazione verrà trasmessa in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd; www.telepace.it) e in streaming sulla pagina Facebook Caritas di Roma.
Momenti di preghiera, sempre alle ore 21, si svolgeranno anche nelle comunità parrocchiali che accolgono così l'appello lanciato nei giorni scorsi da Papa Francesco.
L'invito della Diocesi è anche quello di trasformare il digiuno in contributo di carità per l'accoglienza delle famiglie di profughi. Per questo la Caritas ha predisposto un fondo di solidarietà al quale è possibile contribuire.
Conto corrente postale 001021945793
IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793
intestato a Fondazione 'Caritas Roma' - ONLUS (Via Casilina Vecchia 19)
causale 'Sostegno per l'Afghanistan'
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AGGIORNAMENTO DEL 10 SETTEMBRE
Da venerdì 10 settembre la Caritas di Roma ha dato disponibilità alla Prefettura di Roma di coordinare l'accoglienza che verrà realizzata nelle comunità parrocchiali per le famiglie afghane giunte con i ponti aerei a seguito delle note tragiche vicende avvenute a metà agosto in Afghanistan.
Dopo un primo periodo di ospitalità presso i Covid-Hotel della Capitale per il necessario espletamento delle procedure sanitarie dettate dalla pandemia, le famiglie necessitano ora di trovare quanto prima alloggi adeguati alla vita familiare.
Dopo la comunicazione dei 28 agosto scorso (riportata in basso), inviamo in allegato una scheda tecnica per poter verificare la disponibilità di alloggi, in base ad alcune linee di indirizzo per la gestione in concreto dell'ospitalità delle famiglie afghane, previsti nell'ambito dei Servizi di accoglienza per richiedenti protezione internazionale afferenti alla Prefettura di Roma,
Data l'urgenza, chiediamo a coloro che avessero disponibilità di comunicarcelo il prima possibile e comunque non oltre il 20 settembre scrivendo all'indirizzo [email protected].
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AGGIORNAMENTO DEL 3 SETTEMBRE
Raccogliendo l'invito di Papa Francesco, la Diocesi di Roma promuove una giornata di preghiera e digiuno per i fratelli dell'Afghanistan .
Il 15 settembre tutte le comunità parrocchiali sono inviate a riunirsi alle ore 21 per un momento di preghiera.
In quell'occasione sarà possibile aderire alla colletta promossa dalla Caritas diocesana per contribuire alle spese per l'accoglienza dei rifugiati afghani che verrà attivata nelle parrocchie romane.
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COMUNICAZIONE DEL 28 AGOSTO
Lettera ai parroci e ai responsabili Caritas
Carissimi, in questi giorni le drammatiche vicende dell'Afghanistan hanno profondamente scosso le nostre coscienze. Oltre all'indignazione di una campagna militare scriteriata durata vent'anni, costata vite umane e ingenti risorse economiche, vi è la frustrazione di sentirsi impotenti davanti a quanto sta accadendo.
Il ponte aereo organizzato dal Governo, che ha visto l'arrivo in Italia e l'accoglienza di circa tremila cittadini afgani, rappresenta per molti l'occasione di esprimere solidarietà a questo popolo martoriato.
Stiamo seguendo costantemente l'evolversi della situazione, in contatto con le Istituzioni pubbliche e altri interlocutori a livello locale, in modo particolare la Prefettura di Roma.
Sollecitati anche da numerose richieste che ci sono giunte dalle comunità parrocchiali vorremmo condividere alcune informazioni che ci sembrano necessarie in queste fasi così convulse.
Nei prossimi giorni, dopo le indicazioni della Prefettura e della Protezione civile, forniremo ulteriori informazioni anche sui possibili prossimi passi da poter eventualmente compiere come comunità cristiana.