Comune di Arzignano

03/31/2023 | News release | Distributed by Public on 03/31/2023 02:50

UFFICIALIZZATA MEDAGLIA D'ARGENTO AD ARZIGNANO

UFFICIALIZZATA MEDAGLIA D'ARGENTO AD ARZIGNANO

Consiglio Comunale straordinario nel quale il Prefetto ha ufficializzato, a nome del presidente della Repubblica Mattarella, la consegna della Medaglia d'Argento al Valore Civile alla città di Arzignano per il sacrificio dei 4 Martiri. La medaglia è ora affissa al Gonfalone. Il sindaco Alessia Bevilacqua: "Un momento storico per la nostra città"


Momento solenne in Sala Consiliare ad Arzignano, dove mercoledì sera, nel corso di un Consiglio Comunale straordinario, alla presenza di autorità e associazioni e cittadini, il Prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, ha consegnato alla città di Arzignano conferita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un decreto del 5 agosto 2022.
Ricordiamo la motivazione: "Gli operai di un'azienda attiva sul territorio nazionale reagirono con lo sciopero alla richiesta dei tedeschi di spostare in Germania una parte delle maestranze, pagando questa scelta con la vita o con la prigionia. Simbolo di sacrificio e di resistenza contro le violenze nazifasciste".
Il riconoscimento venne consegnato lo scorso 13 dicembre in Prefettura dall'allora prefetto Signoriello.
Mercoledì sera si terrà un Consiglio Comunale straordinario, nel quale il nuovo prefetto Salvatore Caccamo ufficializzerà il conferimento della Medaglia alla comunità di Arzignano.

Il discorso del sindaco Alessia Bevilacqua:


"Nella notte tra il 29 ed il 30 marzo del 1944, quattro operai delle Officine Pellizzari di Arzignano, Carlotto Umberto, Cocco Luigi, Erminelli Cesare, Marzotto Aldo, furono presi e fucilati dai nazifascisti al castello della Villa di Montecchio Maggiore. Come tanti altri colleghi operai si erano opposti fortemente all'imposizione dei tedeschi di trasferire macchinari e maestranze in Germania. Per questo motivo, nel marzo del 1944, erano scesi in sciopero e, per questo, subirono la terribile rappresaglia dei tedeschi e dei loro fiancheggiatori fascisti.
Questa tragedia, che colpì Arzignano, è un grande esempio di resistenza civile ed operaia che ancora oggi ha molto da raccontare a tutte le generazioni. Rinnovare la memoria di questo episodio, significa riconoscere il credo di ideali e di speranze che, negli anni dell'ultima guerra, giovani italiani hanno voluto difendere.A questo grande valore e merito, con Decreto del Presidente della Repubblica, 5 agosto 2022, è stata conferita alla Città di Arzignano la medaglia d'Argento al merito civile, con la seguente motivazione: "Gli operai di un'azienda attiva sul territorio nazionale reagirono con lo sciopero alla richiesta dei tedeschi di spostare in Germania una parte delle maestranze, pagando questa scelta con la vita o con la prigionia. Simbolo di sacrificio e resistenza contro le violenze nazifasciste". 29/30 marzo 1944 - Arzignano (VI).Il 13 dicembre 2022 ho avuto l'onore di ritirare dalle mani del Prefetto di Vicenza, la preziosa Medaglia d'Argento al merito civile e il brevetto a documento della ottenuta onorifica ricompensa, rilasciato dal Ministero dell'Interno, a memoria di quel tragico evento.Stasera, in questa sede istituzionale, che rappresenta la Città di Arzignano, celebriamo questo importante riconoscimento di altissimo valore, che rendiamo pubblico a tutta la comunità, e che ci onora tutti, ma che ci carica, altrettanto, di una grande responsabilità civica, la responsabilità di accrescere il nostro essere portatori di esempi positivi, con uno sguardo particolare ai nostri giovani, futuro di ogni società".Ricordiamo che ogni anno, una seconda commemorazione si tiene nel piazzale della Marelli Motori, ex Pellizzari, dove vi è un piccolo monumento che riporta non solo i nomi dei 4 martiri ma anche dei dipendenti delle Officine Pellizzari morti durante la Resistenza (Giuseppe Rampazzo, Giovanni Salvato, Giovanni Ferin, Eucaristo Marchetto "Ruggero", Giovanni Moretto, Antonio Pana "Libero" e Giuseppe Piacentini "Mora".

Sono 11 lavoratori della Pellizzari caduti per difendere il posto di lavoro, le loro famiglie e per conquistare la libertà, la pace, la democrazia, la giustizia.