Consiglio Regionale del Veneto

02/07/2025 | Press release | Distributed by Public on 02/07/2025 01:26

Piccinini (VA): “Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie e[...]

07 febbraio 2025

(Arv) Venezia 7 feb. 2025 - "Oggi, 7 febbraio, ricorre la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, istituita nel 2017 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, MIUR, nell'ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola. Questa ricorrenza nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica su fenomeni che colpiscono in particolare i giovani, promuovendo iniziative di prevenzione e contrasto. La scelta del 7 febbraio non è casuale: la data coincide con il Safer Internet Day, la Giornata Internazionale per la Sicurezza in Rete, istituita dall'Unione Europea nel 2004 per promuovere un uso consapevole e sicuro di Internet. L'accostamento delle due ricorrenze sottolinea l'importanza di affrontare le problematiche legate sia al bullismo tradizionale che a quello online, evidenziando la necessità di un approccio integrato nella prevenzione e nel contrasto di questi fenomeni". Così il consigliere regionale Tomas Piccinini (Veneta Autonomia), che ribadisce l'importanza di promuovere iniziative che educhino le nuove generazioni ad un uso consapevole della rete e incoraggino il dialogo tra giovani, adulti, istituzioni e aziende tecnologiche.

"Per combattere efficacemente il bullismo e il cyberbullismo - afferma il consigliere Piccinini -, è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie e società civile. Nel 2024, secondo i dati registrati dall'Osservatorio Indifesa, il 65% dei giovani italiani ha dichiarato di aver subito qualche forma di violenza. Di questi, il 63% ha riportato episodi di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Questi dati evidenziano l'urgenza di interventi mirati per prevenire e contrastare tali fenomeni. Le conseguenze sui soggetti di queste violenze sono diverse e pesanti. La prima è la perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri, riscontrata dal 75% dei giovani. In un contesto in cui la salute mentale dei ragazzi è sempre più a rischio, appare preoccupante che il 47% affermi di soffrire di ansia sociale e attacchi di panico come prodotto di queste violenze tra pari e che il 45% segnali isolamento e allontanamento dai coetanei. Gli altri effetti negativi sono: difficoltà di concentrazione e basso rendimento scolastico (28%), depressione (28%), paura e rifiuto della scuola (24%), disturbi alimentari (24%), autolesionismo (20%). Tra le violenze fisiche, di cui è stato testimone il 46,5% dei ragazzi, le più frequenti sono le aggressioni (68%) e gli scherzi pesanti (63%)".

"Alla luce di questi dati - prosegue Piccinini -, è nostro dovere di amministratori incentivare tutte le misure di contrasto a questo fenomeno, come l'educazione e la sensibilizzazione, con la promozione di programmi educativi nelle scuole che informino gli studenti sui rischi associati al bullismo e al cyberbullismo, incoraggiando comportamenti rispettosi e inclusivi. Allo stesso tempo è importante sviluppare e applicare politiche scolastiche chiare contro questo fenomeno, includendo procedure per la segnalazione e l'intervento. Un'altra importante misura per la lotta al bullismo è sicuramente il coinvolgimento delle famiglie. È infatti indispensabile incoraggiare i genitori a dialogare con i propri figli riguardo alle loro esperienze online e offline, monitorando eventuali segnali di disagio. Al contempo, è essenziale educare i giovani all'uso responsabile dei social media e delle piattaforme online, sottolineando l'importanza della privacy e del rispetto degli altri utenti. Infine, sarebbe opportuno dare maggiore impulso al dialogo con le aziende tecnologiche, al fine di sviluppare strumenti più efficaci che permettano di segnalare e rimuovere contenuti offensivi o potenzialmente pericolosi. Il mio invito dunque, in occasione di questa importante giornata - conclude Piccinini - è quello di partecipare attivamente alle iniziative promosse sul proprio territorio, contribuendo così a diffondere una cultura di rispetto e inclusione. Solo attraverso l'impegno collettivo possiamo sperare di ridurre e, auspicabilmente, eliminare il bullismo e il cyberbullismo dalla nostra società".