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Altroconsumo - Associazione Indipendente di Consumatori

05/10/2024 | News release | Distributed by Public on 05/10/2024 03:38

Guida ai buoni pasto, come funzionano e come utilizzarli

Per quanto riguarda l'utilizzo dei buoni pasti, gli ultimi cambiamenti risalgono al 2017, quando un decreto del Mise (122/2017) ha modificato le regole introducendo la possibilità di cumulo ed aumentando le possibilità di utilizzo.

Secondo le vecchie regole, infatti, il buono era non cumulabile né frazionabile. Il concetto di non frazionabilità resta: è per questo motivo che il buono deve essere usato per intero e non è previsto un resto in denaro, anche se è lasciata la possibilità agli esercenti di riconoscere un resto fittizio (buono) utilizzabile successivamente nello stesso luogo.

Sulla cumulabilità invece le nuove norme hanno introdotto importanti novità. Se è vero che molti esercizi commerciali, in questi anni, avevano avviato in autonomia iniziative volte a consentire ai clienti di utilizzare più buoni in una sola volta (ad esempio per fare la spesa), ora la legge stabilisce esplicitamente che i buoni sono cumulabili fino ad un massimo di 8. Un passo in avanti che però penalizza ancora i lavoratori che hanno buoni di importo più basso. Sarebbe stato meglio prevedere un importo massimo di spesa, più che un limite numerico.

Per chi prepara o consuma il proprio pasto a casa, c'è la possibilità di usare il buono pasto per pagare la spesa al supermercato. Le nuove norme del 2017 hanno anche aumentato la lista degli esercizi commerciali in cui è possibile usare i buoni pasto. Infatti oltre alla somministrazione di alimenti e bevande la legge ora parla anche esplicitamente di cessione di prodotti alimentari pronti per il consumo e dunque anche prodotti alimentari acquistati al supermercato, da imprese artigiane (ad esempio un pasticciere), ed include anche la vendita di prodotti da parte di imprenditori agricoli e coltivatori diretti, agriturismo e ittiturismo, ma anche la vendita al dettaglio di prodotti alimentari da parte di aziende industriali (gli spacci aziendali).

Riguardo alla detassazione per i lavoratori, i buoni pasto cartacei non sono tassati fino ad un importo di 4 euro per buono, mentre il valore non tassato dei buoni elettronici è di 8 euro per buono. Il legislatore ha deciso di incentivare l'uso delle card di buoni elettronici.

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