Unione Industriale Biellese

04/12/2024 | Press release | Distributed by Public on 04/12/2024 07:23

Indagine congiunturale, le previsioni degli imprenditori per il secondo trimestre 2024

Analisi e studi - News - 12/04/2024

Indagine congiunturale, le previsioni degli imprenditori per il secondo trimestre 2024

Il commento del vice presidente Uib Paolo Barberis Canonico e del presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay

L'indagine congiunturale realizzata daUnione Industriale Bielleserispetto alle previsioni degli imprenditori sul secondo trimestre 2024 rileva un lieve miglioramento su tutti gli indicatori rispetto allo scorso trimestre.

Ecco il saldo fra pessimisti e ottimisti dei principali indicatori sulle previsioni degli imprenditori biellesi dell'industria manifatturiera e del terziario per il secondo trimestre 2024:

  • occupazione: 2,9% (era -1,8 lo scorso trimestre),
  • produzione totale: - 14% (era - 22% lo scorso trimestre)
  • ordini: - 12,5% (era a -25,7%, lo scorso trimestre)
  • redditività : -14% (era a - 14,7% scorso trimestre).

Il commento di Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib

A commentare l'indagine è Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all'Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità: "Rispetto alla fine del 2023, i primi mesi del 2024 si aprono con un lieve miglioramento delle prospettive da parte degli imprenditori biellesi: pur mantenendo gli indicatori per lo più in area negativa, si avverte una debole inversione di tendenza.

In questa fase, continua a pesare l'incertezza degli scenari internazionali, fortemente influenzati da variabili geopolitiche di difficile previsione, a partire dalla situazione in Ucraina. Ritengo inoltre che la ripresa, dopo lo shock della pandemia e l'accelerazione che ne è conseguita, sarà necessariamente caratterizzata da un periodo di assestamento, che richiederà una strategia piuttosto prudente nei mesi a venire, da parte degli imprenditori.

Infine, ancora una volta, la media locale si pone al di sotto di quella regionale. E' un fattore su cui incide l'andamento dei vari settori e, in particolare, le prospettive pessimistiche registrate per il settore tessile. A livello piemontese, infatti, il saldo ottimisti - pessimisti è sopra la media per chimica, alimentari, manifatture varie (gioielli, giocattoli ecc.), edilizia e impiantisti, mentre rallentano metalmeccanica (in particolare meccatronica e metallurgia) legno e tessile".

Le parole di Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte

"Le imprese piemontesi si confermano in grado di gestire al meglio risorse umane e finanziarie, ordini nazionali e internazionali, investimenti e indebitamento. Le previsioni che presentiamo sono in linea con la ripartenza della produzione industriale in Germaniaregistrata a febbraio, sono basi importanti che consentono alle nostre imprese di essere sempre più protagoniste delle transizioni in atto. Confindustria ha indicato alcune priorità nel suo programma 'Fabbrica Europa', noi come Confindustria Piemonte confermiamo quelle priorità e le integriamo con il nostro Piano Industriale che punta a un aumento della quota di export oggi pari a circa il 40% del Pil, ovvero 60 miliardi. Ciò è possibile con concreti interventi sulla formazione anche nell'ambito delle competenze digitali, al completamento del piano sulla Banda Ultra Largae al consolidamento dei settori vincenti. Va poi alzato il livello della competitività dellefiliere storiche come automotive, tessile, aerospazio, lusso, agri-eno-food, gioielleria, sistema casa. Dobbiamo infine saper cogliere fino in fondo le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute e al contempo monitorare il completamento delle grandi infrastrutture, lavori che hanno un valore superiore a 25 miliardi nei prossimi 10 anni".

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